Lo spionaggio militare contro l'Italia? E' solo "un caso spiacevole". Parole dell'ambasciatore russo
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Lo spionaggio militare contro l'Italia? E' solo "un caso spiacevole". Parole dell'ambasciatore russo

Il diplomatico ha detto: questo incidente "non influisca negativamente sulle relazioni complessivamente costruttive tra i nostri paesi"

Sergey Razov
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2 Aprile 2021 - 12.48


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Per l’ambasciatore russo in Italia Sergey Razov, la vicenda di spionaggio che vede coinvolto Walter Biot può ridursi a una mera “situazione spiacevole”. Da entrambe le parti, ascoltando le parole rilasciate da Razov a RaiNews24.
“Questo incidente suscita profondo dispiacere, così come la decisione da parte italiana di dichiarare due funzionari persone non grate. Come ho sottolineato durante l’incontro con i vertici del ministero degli Esteri italiano, contiamo che questo incidente non influisca negativamente sulle relazioni complessivamente costruttive tra i nostri paesi, bisogna avere uno sguardo più ampio, sono relazioni articolate che non possono assolutamente essere ridotte a singoli episodi spiacevoli”. 

La relazione tra Italia e Russia “si sviluppa da decenni”, ha continuato l’ambasciatore Razov e la speranza è che “continui in futuro. Comprendiamo perfettamente che l’Italia è membro della Nato e dell’Ue, dove, come sapete, sono in vigore le regole del blocco della solidarietà e della disciplina. Non abbiamo dubbi su questo punto, figuriamoci illusioni. Allo stesso tempo, l’Italia sostiene tradizionalmente il mantenimento di canali di dialogo stabili con la Russia nell’interesse del trovare risposte comuni alle sfide e alle minacce moderne”. La speranza di Mosca è, quindi, di contare ” sulla continuità di questo stesso approccio nella politica dell’attuale governo del vostro Paese”. 

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Quando Razov parla dell’Ue e degli Stati Uniti, però, cambia i toni conciliatori: “Le relazioni con l’Ue stanno vivendo forse i momenti peggiori negli ultimi decenni, l’ architettura della cooperazione multilaterale è crollata e la politica dell’Ue verso la Russia è degenerata in un insieme di sanzioni imposte con o senza motivo. Noi siamo pronti a ripristinare le relazioni con l’Ue, ma solo su una base di parità e rispetto reciproco”. Con gli Usa, addirittura, il rapporto ha fatto passo indietro di decenni. “Penso che le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti vanno bel al di là dell’accettabile, le relazioni sono state effettivamente portate alla soglia della guerra fredda, sottolineo la soglia, se saranno superate questo bisogna chiederlo all’amministrazione Usa che per ragioni incomprensibili ha assunto il ruolo di investigatore, procuratore giudice ed esecutore di sentenze giudiziarie nei confronti della Russia. Siamo aperti al dialogo con l’amministrazione americana, questo ha chiaramente detto Putin”.

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