Variante inglese, l'Ecdc confemra: "Aumenta la contagiosità, non la gravità dell'infezione"
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Variante inglese, l'Ecdc confemra: "Aumenta la contagiosità, non la gravità dell'infezione"

L'Ecdc ricorda che alcuni casi della 'variante inglese' sono stati identificati in una serie di Paesi dell'Ue e dello Spazio Economico Europeo, inclusa l'Italia, nonché in altri Paesi del mondo.

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29 Dicembre 2020 - 17.40


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L’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc), in un Risk Assessment pubblicato oggi, dedicato alla variante Voc 202012/01 del coronavirus Sars-CoV-2, più nota come variante inglese, ha scritto che le analisi preliminari “indicano che la nuova variante del Sars-CoV-2” identificata in Inghilterra “ha aumentato la trasmissibilità” del coronavirus “rispetto ad altre varianti che circolavano in precedenza, ma finora non è stato identificato alcun incremento della gravità dell’infezione”.
L’Ecdc ricorda che alcuni casi della ‘variante inglese’ sono stati identificati in una serie di Paesi dell’Ue e dello Spazio Economico Europeo, inclusa l’Italia, nonché in altri Paesi del mondo. Anche la variante identificata in Sudafrica, la 501.V2, “potrebbe avere una maggiore trasmissibilità”, ma “in questa fase non c’è alcuna evidenza che sia associata con una maggiore gravità dell’infezione”.

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