“Non esiste un solo caso di Coronavirus nel mio paese”, queste le parole del leader nordcoreano Kim Jong-Un durante l’annuale parata militare organizzata a Pyongyang, organizzata in occasione del 75esimo anniversario della fondazione del Partito dei lavoratori.
Kim ha poi augurato “buona salute a tutte le persone nel mondo che combattono contro il Covid” in un discorso trasmesso dalla tv di Stato.
Il discorso del leader – Quest’anno la celebrazione si è tenuta in un momento particolarmente complesso per il Paese, fiaccato dalle difficoltà economiche legate alle solite sanzioni americane per il programma nucleare a cui si sono aggiunte le conseguenze della pandemia.
Proprio per questo Kim si è scusato con la popolazione: “Mi vergogno di non essere stato in grado di ripagarvi in modo appropriato per la vostra fiducia. I miei sforzi e la mia devozione non sono stati in grado di portare la nostra gente fuori dalle difficoltà di sostentamento”.
Distensione – Nessun attacco a Washington, anzi: gli auguri ai malati di Covid arrivano proprio quando il presidente americano Trump è alle prese col virus.
Messaggi di pace anche verso la Corea del Sud, con la quale il leader spera di poter tornare a “tenersi per mano” di nuovo.
Dimostrazione di forza – La parata è stata imponente: migliaia di soldati e mezzi hanno sfilato per le strade della capitale Pyongyang accompagnati dalla musica della banda. Tutti, militari e spettatori, erano privi di mascherina. Kim – affacciato dal balcone di un edificio e vestito in abiti ufficiali – ha ribadito che le armi nucleari e il rafforzamento dell’esercito sono i migliori strumenti di difesa e dissuasione dalla minaccia delnemico esterno.
Per la prima volta nessun media straniero è stato invitato alla sfilata.
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