Strage alla moschea di Christchurch: condannato all'ergastolo il killer fascista
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Strage alla moschea di Christchurch: condannato all'ergastolo il killer fascista

Per Brenton Tarrant niente possibilità di libertà condizionale: a marzo 2019 uccise 51 persone e ne ferì altre 40. "Brutale e senza pietà, ha agito in modo disumano"

Brenton Harrison Tarrant, il terrorista di Christchurch in aula
Brenton Harrison Tarrant, il terrorista di Christchurch in aula
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27 Agosto 2020 - 14.42


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Un razzista, un fascista, un suprematistra bianco: adessè’ stato condannato all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale Brenton Tarrant, il 29enne australiano che a marzo 2019 uccise 51 persone e ne ferì altre 40 in due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, durante la preghiera del venerdì. Si tratta di una sentenza senza precedenti nella storia legale del Paese. “E’ stato brutale e senza pietà, ha agito in modo disumano”, ha affermato il giudice Cameron Mander. 
E’ stato condannato all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale Brenton Tarrant, il 29enne australiano che a marzo 2019 uccise 51 persone e ne ferì altre 40 in due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, durante la preghiera del venerdì. Si tratta di una sentenza senza precedenti nella storia legale del Paese. “E’ stato brutale e senza pietà, ha agito in modo disumano”, ha affermato il giudice Cameron Mander.
Tarrant è stato riconosciuto colpevole di 51 omicidi, 40 tentati omicidi e di atto terroristico. 
 Negli ultimi tre giorni il giudice Mander ha ascoltato i racconti di 91 persone, tra feriti, testimoni e familiari delle vittime. “I tuoi crimini – ha aggiunto rivolgendosi all’imputato – sono così malvagi che se anche rimarrai in carcere fino alla morte non avrai scontato la punizione”.  Il procuratore Mark Zarifeh, sottolineando che Tarrant “era motivato da una radicata ideologia razzista e xenofoba”, lo ha definito “il peggior assassino della storia della Nuova Zelanda”.
 Dopo la sentenza, il premier neozelandese Jacinda Ardern ha dichiarato: “l trauma è difficile da superare, ma oggi spero che sia l’ultima volta che dobbiamo sentire o pronunciare il nome del terrorista che ne e’ responsabile. Merita una vita di silenzio totale e assoluto”. 

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