Trovato l'accordo sul Mes all'Eurogruppo, ma Conte non è soddisfatto
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Trovato l'accordo sul Mes all'Eurogruppo, ma Conte non è soddisfatto

Fissata a 10 anni la durata media massima dei prestiti; unica condizione: spese dirette e indirette per la crisi sanitaria. La sorveglianza Ue sarà limitata agli impegni assunti per contrastare la crisi Covid.

Von der Leyen e Conte
Von der Leyen e Conte
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8 Maggio 2020 - 17.31


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“L’Europa deve agire senza ulteriore indugio per avviare la ripresa economica. A questo scopo, le tre misure (Sure, Bei, Mes) sono insufficienti, ammontando ad una frazione di quanto altre grandi economie, come quella statunitense, stanno spendendo per sostenere le loro imprese e le loro famiglie, serve un ‘Recovery Fund’ di grandi dimensioni”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel suo intervento al convegno “The State of the Union”.
“Il prestito effettivo del ‘Recovery Fund’ sui mercati deve essere di notevole dimensione, almeno 1 trilione di euro – ha aggiunto Conte -, per portare la dotazione totale della risposta economica europea (calcolando SURE, BEI, MES) in linea con le necessita’ finanziarie complessive dell’Ue che la maggior parte degli esperti e delle istituzioni, inclusa la Bce, stimano in piu’ di 1,5 trilioni di euro, al netto delle garanzie di Stato”.
L’Eurogruppo ha trovato un accordo definitivo sui prestiti agli Stati membri
per le spese sanitarie connesse alla pandemia di Covid-19. L’intesa riguarda le linee guida della nuova linea di credito del Meccanismo Europeo di Stabilità, lo strumento tramite cui i Paesi potranno chiedere all’Ue un aiuto finanziario per far fronte alle spese straordinarie legate al Covid.

Fissata a 10 anni la durata media massima dei prestiti; unica condizione: spese dirette e indirette per la crisi sanitaria. La sorveglianza Ue sarà limitata agli impegni assunti per contrastare la crisi Covid.

Nell’accordo raggiunto dai ministri delle Finanze Ue si conferma che il ricorso alle linee di credito del Mes sarà “disponibile per tutti gli Stati membri dell’area dell’euro per importi del 2% del PIL dei rispettivi membri alla fine del 2019”, “per sostenere il finanziamento interno di finanziamenti diretti e indiretti dei costi sanitari, di cura e di prevenzione dovuti alla crisi COVID-19″.

L’Eurogruppo inoltre concorda con le valutazioni della Commissione, secondo cui “tutti i membri del Mes soddisfano i requisiti di idoneità per ricevere il supporto”. L’Eurogruppo ricorda che l’unico requisito per accedere alla linea di credito sarà che gli Stati membri dell’area dell’euro che chiedono il sostegno “si impegnino a utilizzare questa linea di credito per sostenere il finanziamento interno dell’assistenza sanitaria diretta e indiretta, i costi relativi alla cura e alla prevenzione dovuti alla crisi COVID 19″.

“La sorveglianza e il monitoraggio dovrebbero essere commisurati alla natura dello shock simmetrico causato dal Covid-19”, ovvero “l’intensità” della sorveglianza sui conti “dovrebbe essere commisurata e proporzionata alla severità delle difficoltà finanziarie incontrate e dovrebbe tenere in considerazione la natura dell’assistenza finanziaria ricevuta”. Il Mes attuerà il sistema di allerta rapido “per assicurare una puntuale restituzione degli aiuti”: lo scrivono i ministri nelle conclusioni.

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