“Dopo due mesi di quarantena per evitare il coronavirus abbiamo 2 ore d’aria al giorno col timer sul telefonino”. Sono le parole di Lorenzo Mastrotto, manager italiano che abita a Wuhan con la moglie Anny e i due i figli. Su Leggo.it, il 47enne racconta di aver iniziato a tirare un sospiro di sollievo dopo settimane di isolamento:
“Solo in questi giorni hanno ripreso a circolare gli autobus, a funzionare alcune linee della metropolitana, a produrre le aziende che sono autorizzate. Ma bisognerà aspettare l′8 aprile perché riaprano la stazione dei treni e l’aeroporto per i voli interni. Insomma, è stata lunga e dura, ma finalmente ne stiamo uscendo”.
Mastrotto descrive così la sua quarantena:
“Fino al 20 febbraio eravamo obbligati a stare in casa, ma ancora potevamo uscire per fare la spesa, dopodiché sono state possibili solo le consegne a domicilio […] Portavamo sempre la mascherina. Proteggevamo gli occhi […] Indossavamo scarpe e vestiti vecchi, in modo da poterli buttare”.
Anche ora che le restrizioni si fanno un po’ meno ferree, le precauzioni rimangono molte:
“La scorsa settimana ci hanno mandato un parrucchiere davanti al palazzo, per consentirci finalmente di tagliarci i capelli. Quando siamo rientrati in appartamento, abbiamo disinfettato le suole, le chiavi, i cellulari”.
Il manager italiano lancia anche un messaggio di speranza ai connazionali.
“Se posso dare un consiglio, vi suggerisco di stringere un altro po’ i denti […] Se tutto procede come a Wuhan, fra sette-dieci giorni potrete cominciare a vedere uno spiraglio. Poi vi ci vorrà un altro mesetto, ma vedrete calare drasticamente i numeri e vi darete coraggio. Com’è successo a noi”.
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