L'ipocrisia di Trump: ha tradito i curdi e ora critica la guerra di Erdogan
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L'ipocrisia di Trump: ha tradito i curdi e ora critica la guerra di Erdogan

Il Presidente ha abbandonato il nord est della Siria, ma adesso dice che l'attacco di Erdogan "è una cattiva idea"

Trump ed Erdogan
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9 Ottobre 2019 - 20.30


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Prima li ha abbandonati al loro destino. Poi però, a debita distanza, condanna l’attacco turco, sostendendo che l’offensiva di Erdogan nel nord est della Siria sia “una cattiva idea”. Ovviamente questo capolavoro di ipocrisia è solo opera di Donald Trump, che ci tiene a ribadire che “non ci sono soldati americani nell’area”. Che è il motivo per cui Erdogan ha avuto campo libero di attaccare e dare il via alla strage dei curdi. 
“Dal giorno in cui sono sceso in politica – ha sottolineato ancora Trump – ho chiarito che non volevo combattere queste guerre infinite, insensate, specialmente quelle che non sono a vantaggio degli Stati Uniti”. Quindi il presidente ha ricordato che “adesso la Turchia è responsabile perché tutti i combattenti dell’Isis catturati restino in prigione e che l’Isis non risorga sotto alcuna forma. Ci aspettiamo che la Turchia rispetti tutti i suoi impegni e noi continuiamo a monitorare la situazione da vicino”.
La Turchia, ha ammonito ancora Trump, “si è impegnata a proteggere i civili, a proteggere le minoranze religiose, compresi i cristiani, e ad assicurare che non ci sia alcuna crisi umanitaria, e noi li riterremo responsabili di questi impegni”.
Fidiamoci di Erdogan, insomma. Questa è la risposta dell’Occidente. Nel mentre, si contano già i primi bambini morti sotto le bombe turche. 

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