Strage razzista a El Paso: morta anche una mamma che ha protetto il figlio neonato
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Strage razzista a El Paso: morta anche una mamma che ha protetto il figlio neonato

Jordan Anchondo era al centro commerciale con il marito - anche lui rimasto coinvolto, non si sanno le sue condizioni - e il figlio di due mesi, che ha protetto con il corpo. Le vittime sono 20

Jordan Anchondo
Jordan Anchondo
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4 Agosto 2019 - 08.38


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La prima vittima della strage di El Paso, dove il 21enne Patrick Crusius – suprematista bianco sostenitore di Donald Trump – ha fatto fuoco in un Walmart uccidendo 20 persone, è Jordan Jamrowski Anchondo, 25enne madre di tre figli, che ieri si trovava al centro commerciale con in braccio il figlio di due mesi. A darne la notizia è stata la sorella, Leta Jamrowski, che ha raccontato: “dalle ferite sul bambino è probabile che mia sorella gli abbia fatto da scudo. Così quando è stata colpita con il piccolo in braccio, potrebbe esserci caduta sopra, insomma ha dato la sua vita per proteggerlo.”
Anche il marito di Jordan, Andre, è rimasto ferito nell’attacco: Leta ha passato la notte aspettando disperatamente notizie dell’uomo perdendo via via le speranze con il passare delle ore. “Se fossero ancora vivi mi avrebbero contattato”, constata tristemente Jamrowski.
Ryan Mielke, un portavoce del centro medico di El Paso ha detto che tredici feriti sono ricoverati: tra questi due bambini, poi trasferiti all’ospedale infantile. Altri undici feriti, tra i 35 e gli 82 anni, sono stati ricoverati al centro medico Del Sol.

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