Brexit, Corbyn invoca nuove elezioni: "il contratto di governo è morto"
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Brexit, Corbyn invoca nuove elezioni: "il contratto di governo è morto"

Il leader laburista dell'opposizione ha affermato che riproporrà alla Camera dei Comuni la sua 'Brexit soft'

Jeremy Corbyn
Jeremy Corbyn
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12 Marzo 2019 - 20.34


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“Mi dispiace molto”. 
Sono state queste le prime parole di Theresa May subito dopo la sonora sconfitta dell’accordo sulla Brexit. Subito dopo, la premier britannica ha ribadito che domani presenterà una mozione sul No Deal: accettare di uscire dall’Ue senza alcun tipo di accordo, oppure rinegoziare. E qui interverrebbe Jeremy Corbyn, che oltre a chiedere immediate nuove elezioni politiche, ha affermato che riproporrà una ‘Brexit soft’. Inoltre, sempre domani la May si vedrà costretta a proporre alla Camera un ulteriore rinvio della Brexit, che è prevista il 29 marzo. 
Rinvio che però la Ue concederà solo in caso si verifichino tre condizioni: una Brexit con questo accordo rivisto, un nuovo accordo (ipotesi improbabile, dato il breve tempo) oppure un nuovo referendum. E anche questa opzione non appare plausibile, sia per ragioni di tempo, sia per motivi economici, oltre che seri sospetti di incostituzionalità. In altre parole, l’unica via sembra rivedere l’accordo che è stato appena bocciato, per la terza volta di fila. 
L’esito sembrava scontato, ma ieri la May aveva dato un cenno di speranza quando è riuscita a strappare a Bruxelles delle rassicurazioni vincolanti sul backstop, ossia la ‘rete di sicurezza’ sulla continuità del confine irlandese, cosa che preoccupava notevolmente l’Ue e che ha suscitato l’ira degli euroscettici, che l’hanno definita “la trappola di Bruxelles”. Questo perché, come ha spiegato l’attorney general Geoffrey Cox, con questi accordi la possibilità che Belfast rimanga legata all’Unione Europea staccandosi di fatto dal Regno Unito sono molto consistenti. 
Le parole di Cox hanno affossato definitivamente gli sforzi della May e hanno avuto ripercussioni anche sulla sterlina, che in tarda mattinata aveva già perso circa l’1,5% rispetto al dollaro, l’1,3% rispetto all’euro.

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