La repressione degli omosessuali continua in Cecenia: 40 uomini arrestati, 2 torturati a morte
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La repressione degli omosessuali continua in Cecenia: 40 uomini arrestati, 2 torturati a morte

Il paese guidato dall'ultraconservatore Ramzan Kadyrov, che ha parlato più volte della necessità di 'purificare il paese', è il luogo meno sicuro per la comunità gay in Europa

Un ragazzo gay arrestato
Un ragazzo gay arrestato
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14 Gennaio 2019 - 20.47


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Come nel 2017, ancora una volta nel silenzio del mondo: la Cecenia guidata dalla follia del leader ultraconservatore Ramzan Kadyrov e protetta dalla Russia si conferma come il paese europeo dove i membri della comunità Lgbt sono meno al sicuro. 
Un articolo del Guardian, ripreso dal giornale russo di opposizione Novaya Gazeta, racconta che due persone sono state torturate e uccise e altre 40 torturate in un nuovo pogrom contro gli omosessuali, che segue quello di due anni fa quando un centinaio di uomini gay, tra cui adolescenti, sono stati arrestati e torturati con scosse elettriche. 
All’epoca, i sopravvissuti alla repressione raccontarono gli orrori di questi nuovi lager nel cuore d’Europa, e la comunità europea e internazionale si sconvolse, ma evidentemente non abbastanza, non tanto da impedire a Kadyrov (che nega, ovviamente, tutto) di continuare con la sua folle repressione per ‘purificare il paese’.
Il network Lgbt russo (Russian Lgbt Network), una Ong con sede a San Pietroburgo, sta raccogliendo fondi per riuscire a far evacuare dalla Cecenia quandi più omosessuali e persone trans e queer possibile. Il sito per donare è disponibile qui
Secondo la Ong, la nuova ondata di repressione è cominciata a dicembre, dopo che un amministratore di un gruppo online per incontri tra persone Lgbt è stato arrestato. La polizia, esattamente come nel 2017, ha utilizzato i contatti sul suo telefono per risalire ad altri uomini e donne da arrestare. 
Il campo di concentramento si trova nella città di Argun e all’interno i prigionieri sono senza documenti, in modo che non possano lasciare il paese. Anche i loro familiari sono stati minacciati. 

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