“No, non lui!”. Con questo grido centinaia di migliaia di donne brasiliane sono scese in piazza in 62 città diverse, con le più imponenti a Rio de Janeiro, San Paolo e Brasilia, protestando contro il candidato di estrema destra Jair Bolsonaro, al momento in testa nei sondaggi e con posizioni spaventosamente omofobe, misogine e sessiste.
L’evento, lanciato sui social network con l’hashtag #EleNao (Non lui) è stato raccolto da persone appartenenti a ogni categoria: donne, uomini, gay, etero, bianchi e neri, “ogni tipo di famiglia” ha detto Beatriz Lorena, un’insegnante di 33 anni, che ha aggiunto che “Bolsonaro non rappresenta la diversità culturale del Brasile”.
“Chi difende la violenza, il razzismo o sminuisce le donne non può essere il presidente del Brasile”, ha detto il giudice Cristina, 56 anni, scesa in piazza insieme al marito.
Si sono radunate donne di ogni colore politico, razza e religione, per protestare contro un uomo che ha intenzione di rafforzare il machismo, intriso di razzismo e di misoginia e di ogni altro tipo di pregiudizio.
Stando all’ultimo sondaggio diffuso venerdì scorso da Datafolha, Bolsonaro è in testa con il 28% dei consensi contro il 22% del candidato del Partito dei lavoratori, Fernando Haddad. I due leader politici dovrebbero quindi andare al ballottaggio previsto tre settimane dopo il voto del 7 ottobre. I sondaggi indicano che Haddad vincerebbe al secondo turno con il 43% contro il 37% per Bolsonaro.