Svolta sugli italiani scomparsi nel Messico: arrestato un narcotrafficante
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Svolta sugli italiani scomparsi nel Messico: arrestato un narcotrafficante

Di Raffaele e Antonio Russo e Vincenzo Cimmino non si hanno notizie da gennaio. I poliziotti li avrebbero venduti a José Guadalupe Rodriguez Castillo, capo del cartello criminale Jalisco Nuova Generazione

Raffaele e Antonio Russo e Vincenzo Cimmino
Raffaele e Antonio Russo e Vincenzo Cimmino
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30 Luglio 2018 - 19.33


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Morti? Il timore c’è visto il tanto tempo passato. Ma la speranza deve resistere. Tuttavia c’è una possibile svolta del caso dei tre italiani scomparsi (Raffaele e Antonio Russo e Vincenzo Cimmino) nel Messico occidentale a fine gennaio. Le autorità locali, infatti, hanno arrestato un narcotrafficante che avrebbe pagato la polizia municipale della città di Tecalitlan affinché consegnasse i tre ambulanti napoletani al cartello di Jalisco. Lo riferisce l’ufficio del procuratore generale messicano.
“Le forze dell’ordine hanno arrestato José Guadalupe Rodriguez Castillo, ritenuto a capo del cartello criminale Jalisco Nuova Generazione”, ha comunicato l’avvocato Claudio Falleti, legale delle famiglie dei tre napoletani scomparsi.
Secondo il legale, l’arresto di José Guadalupe Rodriguez Castillo sarebbe il risultato di un’attività investigativa realizzata da un gruppo speciale. Le indagini, ha aggiunto, sono state coordinate dalla procura generale del Messico ed estese negli Stati confinanti con Jalisco. I tre napoletani sono scomparsi dalla città di Tecalitlan nello stato di Jalisco.
Durante l’interrogatorio dei quattro poliziotti arrestati nei mesi scorsi (con l’accusa di aver “consegnato” gli italiani a un’organizzazione criminale, reato che hanno poi confessato senza rivelare il nome della banda né a quale prezzo), è emerso che gli italiani furono consegnati a un certo don Angel.
Secondo Falleti, “Don Lupe, o el Quince (così com’è conosciuto) e don Angel, potrebbero, verosimilmente, essere la stessa persona”. In manette anche José Guadalupe Rodriguez Doroteo, detto el junior, considerato al vertice dello stesso cartello criminale messicano.

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