Un fiume di fango, morte e rovina: l'inferno del Laos dopo il crollo della diga
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Un fiume di fango, morte e rovina: l'inferno del Laos dopo il crollo della diga

La zona più colpita è raggiungibile solo in elicottero, fa sapere l'Onu. Non si sa ancora a quanto ammontano le vittime

Una bambina sul fiume di fango
Una bambina sul fiume di fango
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27 Luglio 2018 - 13.27


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Il crollo della diga in Laos di tre giorni fa nella zona di Attapeu è un disastro di immani dimensioni che colpisce uno dei paesi più poveri al mondo. L’Onu fa sapere che gli unici mezzi per raggiungere Khokong, una delle città più colpite, è tramite elicottero e la situazione è infernale: un fiume di fango ricopre ogni cosa, animali morti fluttuano nelle acque che continuano a scorrere, insieme a cadaveri impossibili da recuperare. 

La Corea del Sud, che aveva un ruolo importante nella costruzione della diga che è crollata, ha dato la colpa alle piogge pesanti. Il Laos è nel bel mezzo della stagione dei monsoni, che effettivamente quest’anno hanno fatto registrare un livello di pioggia superiore alla media. 

 

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