La Palestina alla corte dell'Aja: aprite un'inchiesta contro i crimini d'Israele
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La Palestina alla corte dell'Aja: aprite un'inchiesta contro i crimini d'Israele

Secondo la dichiarazione del ministro Riad Malki il "deferimento" consegnato ai giudici "copre le azioni israeliane passate, presenti e future nel territorio occupato, inclusa Gerusalemme Est".

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22 Maggio 2018 - 10.02


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Il ministro degli Esteri palestinese Riad Malki è alla Corte penale internazionale all’Aja per chiedere ai magistrati di aprire un’indagine immediata sugli insediamenti di Israele nei territori palestinesi. Lo riportano i media internazionali. Secondo i palestinesi, “ci sono sufficienti prove convincenti che si stanno commettendo gravi crimini, tali da giustificare un’investigazione immediata”. Secondo la dichiarazione dei palestinesi, il “deferimento” consegnato stamani ai giudici “copre le azioni israeliane passate, presenti e future nel territorio occupato dello Stato di Palestina, inclusa Gerusalemme Est”.

Nel 2015 la Corte penale internazionale ha aperto un’indagine preliminare sui presunti crimini nei territori palestinesi, tra cui la politica di insediamento di Israele ed i crimini presumibilmente commessi da entrambe le parti nel conflitto di Gaza del 2014. La mossa del ministro Malki potrebbe accelerare la decisione sull’opportunità di aprire una vera e propria inchiesta. La Palestina, in quanto Stato membro dello Statuto di Roma, ha firmato ieri una denuncia alla Corte Penale Internazionale (Cpi) che copre “tutte le violazioni degli  israeliani “. 

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I palestinesi hanno affermato di non essere più obbligati a mantenere l’intesa con gli Stati Uniti, raggiunta con l’ex-presidente Obama, la quale prevedeva di non consegnare alla Cpi denunce referenti ai crimini israeliani: ora, infatti, l’amministrazione Trump ha riconosciuto Gerusalemme come capitale d’Israele e ha trasferito la sua ambasciata a Gerusalemme.

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