Su Ghouta un inferno di fuoco: 200 civili morti sotto le bombe di Damasco
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Su Ghouta un inferno di fuoco: 200 civili morti sotto le bombe di Damasco

L'esercito di Assad lancia un'offensiva contro i ribelli: centinaia di feriti, assistiti da medici che ormai non hanno più farmaci. Segnali di una imminente offensiva di terra

Bombardamenti lealisti sulla Ghouta orientale
Bombardamenti lealisti sulla Ghouta orientale
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20 Febbraio 2018 - 07.56


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L’aviazione siriana ha bombardato violentemente l’enclave ribelle di Ghouta orientale, oltre 200 civili, ferendone centinaia, mentre sembrano sempre più evidenti i segnali che lasciano intendere che il regime stia preparando un massiccio assalto all’ultima sacca di ribellione vicino a Damasco.
Gli attacchi arrivano mentre le forze filo-governative siriane si preparano ad entrare nella regione di Afrin, nella zona nord-occidetale del Paese, per sostenere una milizia curda di fronte all’offensiva lanciata dalla Turchia.
“Il regime sta intensamente bombardando Ghouta orientale per un’offensiva di terra”, ha detto Rami Abdel Rahman, direttore dell’Osservatorio siriano per i diritti umani (Oshd), una ONG con sede a Londra e con una rete informatori sul campo.
Le forze del presidente siriano Bashar al-Assad stanno ammassando inforzi intorno a quest’area, sotto assedio ormai da anni. Domenica centinaia di razzi e salve di artiglierie avevano già causato la morte di almeno 17 civili, secondo l’Oshd. Ieri è stata la volta di aerei, che hanno preso di mira diverse località.
Negli ospedali improvvisati di Ghouta, i genitori cercano i loro figli, vivi o morti, mentre il personale medico, che manca tutto, cerca di curare i feriti che si accalcano, salvati dalle macerie dai soccorritori.
Il 5 febbraio, l’esercito siriano ha condotto un bombardamento aereo senza precedenti della Ghouta, uccidendo circa 250 civili e ferendone centinaia di altri in cinque giorni.
Due gruppi ribelli islamici controllano la maggioranza della Ghouta orientale, ma gli jihadisti del gruppo Hayat Tahrir Al-Sham sono presenti anche in alcune sacche di resistenza, tra cui una vicino a Damasco.
Sono in corso colloqui per evacuare questi jihadisti, secondo l’Oshd e il quotidiano siriano Al-Watan. Ma, afferma l’Osservatorio, l’intensificazione della pressione militare sembra confermare che il regime favorisce l’opzione militare rispetto a quella dei colloqui.
Le Nazioni Unite hanno chiesto la cessazione “immediata” del bombardamento dell’aviazione siriana sull’enclave ribelle di Ghouta.
“La situazione umanitaria dei civili nella Ghouta orientale è totalmente fuori controllo”, ha dichiarato, da a Beirut, il coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per la Siria, Panos Moumtzis. “È assolutamente necessario porre immediatamente fine a questa insensata sofferenza umana.”

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