Quel foulard usato come una bandiera: la ragazza simbolo di Teheran
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Quel foulard usato come una bandiera: la ragazza simbolo di Teheran

Si è tolta il velo, lo ha legato a un ramoscello contro il regime islamico che vieta alle donne anche la carezza del vento tra i capelli. L'hanno arrestata. Ma la protesta si amplifica. #Mystealthyfreedom

La ragazza simbolo della protesta a Teheran
La ragazza simbolo della protesta a Teheran
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31 Dicembre 2017 - 16.01


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Ci sono gesti così semplici, così forti. Prendere il velo, toglierselo dalla testa, cancellare cioè un’imposizione, legarlo a un bastoncino, agitarlo come una bandiera, una bandiera bianca. Siamo a Teheran e questa ragazza che è salita sul colonnino della luce per mostrarsi è il simbolo di una rivoluzione potente e inarrestabile contro il regime islamico. A dare notizia dell’arresto della giovane donna è stata Masih Alinejad, attivista iraniana, 38 anni, che vive in esilio fra Londra e New York. Appena premiata a Ginevra con il Women’s Right Award, il premio per i diritti delle donne assegnato dal Summit for Human Rights and Democracy, a maggio ha lanciato sui social la campagna #Mystealthyfreedom (“La mia libertà furtiva”) o Azadiye yavasheki su Facebook. Masih ha invitato le donne iraniane a pubblicare le loro foto senza il foulard di ordinanza, in segno di sfida nei confronti delle leggi della Repubblica Islamica. Nel giro di pochissimi giorni, la pagina si è riempita di centinaia di foto e video, scattate soprattutto nei luoghi turistici più noti dell’Iran: davanti alla tomba di Ciro il Grande a Pasargade, sul Mar Caspio, nel deserto e – di notte – sui ponti di Isfahan. Riporta il sito Arabmediareport.it: ‘Ancora una volta, la “questione del velo” è divenuta simbolo dell’intera questione femminile iraniana. Secondo Masih Alinejad,, «per colpa del velo, le donne in Iran non possono neanche sentire il vento tra i capelli. Io ho semplicemente chiesto loro – da giornalista – di condividere con me questi scatti della loro vita quotidiana. Queste ragazze non parlano di politica, mostrano semplicemente se stesse. Perché dovrebbero essere punite?».
Scrive il giornalista Lanfranco Caminiti su Facebook :”Se devo provare adesso a definire cosa sia il coraggio penso a questa giovane donna – e al suo gesto, fatto di cose semplici eppure capaci di sfidare un mondo di convenzioni, di ideologie, di sottomissioni. Lei, la ragazza che issa il velo su un bastoncino di legno, è stata arrestata. Ieri decine di migliaia di giovani iraniani sono scesi in piazza a sfidare polizia e mullah e governo. I cinquant’anni del 1968 cominciano alla grande. E il nuovo 1968 non verrà dalle nostre democrazie stanche, ma da quei giovani. da quel semplice e coraggioso gesto”.
Un foulard bianco attaccato a un bastoncino, la bandiera bianca per la libertà. Un gesto così semplice. Così coraggioso.

 

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