Habemus papam: finalmente raggiunto l'accordo tra Unione europea e Gran Bretagna

E’ stato raggiunto nella notte l’accordo che, tra Londra e Bruxelles, perfeziona anche da un punto di vista di effetti pratici il processo di uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea.
Ad annunciarlo (dopo che il raggiungimento di una intesa era stato anticipato dal tweet di uno dei collaboratori del presidente della commissione europaa, in cui veniva riproposta l’immagine di una fumata bianca in occasione dell’eleezione di un papa) sono stati Theresa May e Jean Claude Juncker. I termini dell’accordo sono contenuti in un documento di quindici pagine che, in occasione del prossimo vertice dei 27 Paesi dell’Ue, consentirà il passsaggio alla fase successiva.
Nell’intesa sono stati contemplati e garantiti, in base ad un principio di reciprocità, i diritti dei tre milioni di cittadini dell’Unione europea che vivono in Gran Bretagna e del milione di britannici che risiedono in uno dei 27 Paesi dell’Ue.
È stato raggiunto anche un accordo sul conto economico della Brexit, cioè dell’ammontare del flusso di denaro dalla Gran Bretagha all’Ue, determinato dall’uscita dall’Unione europea e che dovrebbe essere tra i 40 e i 60 miliardi di euro.
A dare l’ultimo positivo impulso alla trattativa è stato il superamento del problema relativo al confine tra UK e Irlanda del Nord, che nell’ultima tornata di colloqui aveva messo a rischio l’intero accordo per le forti perplessità degli unionisti di Belfast. E’ stato stabilito che non ci sarà alcun confine fisico tra la provincia britannica e la Repubblica d’Irlanda a Sud, con Theresa May che ha ribadito che sarà preservata l’integrità del Regno Unito, anche se l’Irlanda del Nord godrà di uno statuto speciale.