Confessiamocelo. Quante volte, viaggiando in aereo, tra gli strepiti di un bambino che corre lungo il corridoio, il russare di un corpulento signore ed il ritardo nell’avere il bicchiere d’acqua chiesto all’hostess abbiamo sognato: come sarebbe bello avere un aereo tutto mio.
Karon Grieve, una scrittrice di Dunlop, in Scozia, che aveva scelto di andare in Grecia per un soggiorno di vacanza e lavoro, ha visto coronare il sogno di tutti i paseggeri perché, grazie alle tortuose vie delle prenotazioni on line e delle disdette, quando è salita sull’aereo della compagnia Jet2 che da Glasgow doveva portarla a Creta, si è accorta di essere completamente sola, felicemente sola, entusiasticamente sola nella cabina.
Karon aveva acquistato il biglietto per 46 sterline per un volo che ha poi descritto come surreale. In tre avevano comprato il biglietto per il Glasgow-Creta, ma due di loro avevano cambiato programma all’ultimo istante, lasciando Karon ”padrona” dell’aereo, il cui equipaggio le ha riservato un trattamento a cinque, anzi sei stelle.
Il volo, della durata di quattro ore e mezzo (peraltro l’ultimo della Jet2 con destinazione Creta per quest’anno), è stato tutto all’insegna della massima attenzione per la solitaria passeggera. Tanto che, prima che l’aereo si staccasse dalla pista dell’aeroporto scozzese, accanto a Karon si è seduto il comandante per illustrarle le caratteristiche del volo.
Il comandante è tornato a sedersi dopo accanto alla passeggera, trasformandosi in guida turistica, perchè le ha illustrato i Paesi che, via via, l’aereo sorvolava.
Tra le tante attenzioni che le sono state riservate, Karon ha apprezzato il fatto che – e ci mancava ! – ha potuto scegliere dove sedersi e che l’equipaggio la chiamava per nome.
Una volta a terra, altro piccolo e gradito privilegio, perché è stata raggiunta in pochi minuti dalla sua valigia, dove aveva il necessario per una permanenza di un mese a Creta, durante la quale ha intenzione di scrivere un romanzo poliziesco.
E andando via dall’uscita del suo volo non ha forse potuto trattenere un sorriso guardando che, ad attendere l’aereo, per tornare in Scozia, c’eramo 189 passeggeri. Cioè il massimo della capienza del volo.