Fascite necrotizzante: le amputano braccia e gambe subito dopo il parto
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Fascite necrotizzante: le amputano braccia e gambe subito dopo il parto

La storia di Lindsey Hubley è stata resa pubblica in seguito ad una raccolta di fondi per assisterla. L'avvocato: gravi errori dei medici

Lindsey Hubley
Lindsey Hubley
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17 Ottobre 2017 - 17.55


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Una 33enne canadese, Lindsey Hubley, ha subito l’amputazione di tutti e quattro gli arti a causa di una fascite necrotizzante, contratta all’ospedale di Halifax e diagnosticata solo quattro giorni dopo aver dato alla luce suo figlio.
La storia viene raccontata dai media canadesi e da una pagina di raccolta fondi. Dopo il parto, avvenuto lo scorso 2 marzo, sembrava che tutto fosse regolare dopo essere tornata a casa Lindsey è stata molto male. Tornata in ospedale i medici si sono accorti che era in corso una tremenda infezione, che l’ha portata a un passo dalla morte. I medici hanno dovuto porla in stato di coma indotto e, per salvare la vita, si sono trovati costretti ad amputarle gambe e braccia.
Il legale della donna addebita l’infezione ad errori medici immediatamente successivi al parto e avvenuti anche nelle prime fasi del nuovo ricovero e ha citato in giudizio cinque medici, oltre all’ospedale.
Ora Lindsey sta meglio: dopo mesi di cure l’infezione è stata debellata ma la 33enne, già sottoposta a una quindicina d’interventi chirurgici, necessita di ulteriori cure e di un trapianto di fegato. Sulla pagina creata appositamente su GoFundMe sono stati raccolti quasi 100mila dollari. La strada verso una completa guarigione è ancora lunga, e in lei e nel compagno c’è il rimpianto di aver dovuto trascorrere in ospedale i primi sette mesi di vita di loro figlio, Myles.

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