Vietato commemorare i morti della strage contro i curdi: lacrimogeni e manganellate
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Vietato commemorare i morti della strage contro i curdi: lacrimogeni e manganellate

Almeno 67 persone arrestate ad Ankara: il 10 ottobre due bombe uccisero 102 persone durante una manifestazione del partito filo-curdo Hdp

Vietato commemorare i morti della strage contro i curdi: lacrimogeni e manganellate
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10 Ottobre 2017 - 15.09


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Ricordare i morti curdi non si può. Almeno nella Turchia di Erdogan, il nuovo “alleato” del venezuelano Maduro che gli ha promesso la costruzione di una moschea a Caracas, La polizia ha disperso con la forza una manifestazione organizzata nel centro di Ankara in occasione del secondo anniversario della strage alla stazione ferroviaria, il più grave attentato terroristico nella storia recente della Turchia.
Le forze di sicurezza hanno fatto ricorso ai lacrimogeni e ai cannoni ad acqua per allontanare un centinaio di dimostranti che volevano marciare verso l’area predisposta per l’evento (nello stesso punto dove avvenne la strage). Il governatore di Ankara aveva autorizzato l’ingresso nell’area solo a parenti delle vittime, ad alcuni leader politici e a rappresentanti della società civile. 67 manifestanti sono stati arrestati
Il 10 ottobre di due anni fa 102 persone persero la vita e oltre 500 rimasero ferite in due esplosioni che colpirono un evento organizzato dal partito filo-curdo Hdp per chiedere lo stop alla violenza nella Turchia sud-orientale. L’attacco venne rivendicato dallo Stato Islamico, ma la rivendicazione ha sempre lasciarto molti dubbi.

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