Giochi: l'ombra della corruzione si allunga su Sergei Bubka
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Giochi: l'ombra della corruzione si allunga su Sergei Bubka

L'ex recordman mondiale di salto con l'asta sospettato di legami con un chiacchierato uomo d'affari russo e con un ex esponente del Cio, ricercato per avere manipolato le procedure per assegnar i Giochi del 2016 e del 2020

Sergei Bubka
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20 Settembre 2017 - 08.01


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L’ombra della corruzione si allunga su una delle figure più importanti dell’atletica leggera di ogni tempo, l’ucraino Sergei Bubka, ex detentore del record mondiale di salto con l’asta.
Secondo quanto scrive nell’edizione di oggi Le Monde, la Commissione Etica del Comitato Olimpico Internazionale (al cui vertice sta per essere eletto l’ex segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon) starebbe indagando su Bubka.
Le Monde rivela un ”legame finanziario opaco” tra l’ex campione, membro del comitato esecutivo del Cio e vice presidente della Federazione Internazionale di Atletica Leggera e un uomo al centro dello scandalo di corruzione alla Iaaf durante l’iter di assegnazione dei Giochi olimpici del 2016 a Rio de Janeiro.
Si tratta di Valentin Balakhnichev, ex capo della Federazione russa di atletica leggera ed ex tesoriere della Iaaf. Sospettato di nascondere casi di doping nel suo Paese e di avere preteso del denaro da atleti, Balakhnichev è stato squalificato a vita dalla Iaaf nel gennaio 2016, decisione confermata dalla Corte di arbitrato per lo sport il 21 agosto. Al centro dell’inchiesta c’è un passaggio di denaro (circa 45 mila dollari) che vedrebbe coinvolta anche una società riconducibile a Papa Massata Diack (figlio dell’ex presidente dell’Iaaf , Lamine Diack), destinatario di un mandato d’arresto internazionale. Papa Massata Diack è al centro di due inchieste in Francia, su presunti casi di corruzione e sulle modalità con le quali è stata decisa l’assegnazione dei Giochi olimpici a Rio (2016) e Toky0 (2020).

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