Russia 2018: una piccola Italia anche contro una squadra modesta
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Russia 2018: una piccola Italia anche contro una squadra modesta

Gli azzurri sfiorano l'impresa, riuscendo per 50 minuti, con un enorme sforzo, a fare sembrare Israele una squadra di calcio

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Diego Minuti Modifica articolo

5 Settembre 2017 - 21.12


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Italia: 5,5 Gli azzurri sfiorano l’impresa, riuscendo per 50 minuti, con un enorme sforzo, a fare sembrare Israele una squadra di calcio. Peccato che il gol di Immobile abbia cancellato tutto. Scherzi a parte, prestazione insufficiente dell’Italia che, nella partitaccia di Madrid, aveva almeno la scusante di trovarsi di fronte la Spagna.

Buffon: 6 Come si diceva un tempo, ordinaria amministrazione, solo stuzzicato da un paio di conclusioni di Israele. Non era un fallito dopo Madrid, non è tornato un mostro ora. Resta uno dei pochi a dare grinta ai compagni.

Conti: 5 Doveva spaccare il mondo in due e non lo ha fatto. Troppo timoroso nell’aggredire l’avversario, non sempre ha seguito le azioni del suo compagnio di fascia. Uscito prima per un lieve malanno

Zappacosta: 7 E’ entrato e, boom, ha cominciato a correre lungo tutto il campo, aggredendo e facendosi trovare sempre nelle sovrapposizioni che gli dettava Candreva. Nessun timore e tanta voglia di fare. Ha anche tentato il tiro dalla distanza. Sarà per la prossima volta.

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Barzagli: 6 Ha tenuto e questo, a tre giorni da Madrid, è già tantissimo ed ha anche tentato di andare in rete e questo è straordinario. Resta un esempio per colleghi molto più giovani di lui.

Astori: 6 Non è Bonucci, e forse qualcuno dovrebbe ricordaglielo. Uscire palla al piede non è la specialità della casa. Meglio in fase di contenimento.

Darmian: 6 Partita da compiti a casa. Ha corso parecchio, ma gli è sempre mancato l’ultimo colpo. E’ padrone della fascia, ma in azzurro sembra essere un timido.

De Rossi: 6 Non è il suo mestiere costruire gioco, ma la forza c’è ed è quella di sempre. Forse non allarga il gioco come gli chiedeva Ventura, ma la sua presenza si è avvertita a cavallo della linea di metà campo. Ha anche tentato due conclusioni da fuori area, rischiando di mandare la palla oltre la recinzione non del campo, ma dello stadio.

Verratti: 5 Non ci siamo. Forse pensa troppo e manca di fludità nella fase degli ultimi passaggi. Sembra volere dimostrare a tutti quello che vale, ma finisce per incartarsi, con inconcludenti giri a palla ferma. E sembra avere sempre in canna l’attimo di follia quando sceglie la strada del contrasto durissimo.

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Candreva: 7 L’ingresso di Zappacosta gli ha permesso di sviluppare il solito gioco, con proiezioni e lanci, uno dei quali ha dato a Immobile la possibilità di segnare. A differenza di Madrid, ha mostrato una eccellente forma fisica.

Belotti: 6 Ha cercato ripetutamente il gol, e, dopo pochi minuti del primo tempo, ha avuto una palla d’oro. Forse l’ha volutamente sprecata per evitare che la partita si mettesse subito in discesa per l’Italia.

Immobile: 6,5 Ha siglato il gol che forse vale il passaggio ai play off, anche se non è stata la sua migliore partita, non trovando con il compagno di reparto avanzato la giusta sintonia. Mezzo punto in meno per l’imitazione di Tania Cagnotto in area.

Insigne: 5 Nel Napoli è un’iradiddio. In Nazionale, in questa nazionale, sembra sentirsi carico di enormi responsabilità, cosa che lo rallenta. E ferse anche in Israele conoscono il suo movimento – da sinistra al centro e cross a rientrare di destro – che stasera non gli è mai riuscito perchè si è sempre trovato un avversario addosso al momento del tiro.

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Bernardeschi e Montolivo: s.v. Entrano in campo per pochi minuti, ma incrementano il numero delle presenze.

Ventura: 5 Non cambia, neanche davanti alla prospettiva dell’Apocalisse, ma la squadra non gira. Bello difendere le proprie idee sino alla fine, ma non deve dimenticare che è il c.t. di una nazionale che non può permettersi brutte figure a ripetizione, soprattutto se la squadra è incapace di reggere uno schema come quello messo in campo .

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