Il Cremlino contro Macron: ha negato ai media russi l'accredito ai suoi eventi
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Il Cremlino contro Macron: ha negato ai media russi l'accredito ai suoi eventi

Lo staff del candidato ha vietato l'accesso a Sputnik, Russia Today e Ruptly. Zakharova: decisione oltraggiosa

Vladimir Putin
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27 Aprile 2017 - 19.17


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La Russia si scaglia contro Macron e il suo staff. La colpa dello sfidante di Le Pen al ballottaggio del 7 maggio è stata quella di aver vietato ai media russi l’accesso ai suoi eventi e denuncia che in questo modo viene calpestata la libertà di stampa.

Secondo la denuncia avanzata in conferenza stampa dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, la campagna elettorale di Macron si è rifiutata di accreditare per il primo turno delle presidenziali l’agenzia di stampa Sputnik, la televisione Russia Today (Rt) e l’agenzia video Ruptly.

Zakharova ha definito questa decisione “oltraggiosa” e ha aggiunto che Mosca considera il divieto una “discriminazione deliberata e sfacciata contro i media russi da parte del candidato alle presidenziali di uno Stato che è stato storicamente vigile quanto a libertà di espressione”.

La portavoce ha auspicato e chiesto un intervento alle autorità francesi per garantire che la libertà di stampa venga garantita almeno al secondo turno delle presidenziali, il prossimo 7 maggio.

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Non si placa quindi l’astio del Cremlino verso Macron, dopo l’irritazione causata dalle accuse avanzate dallo staff del candidato presidenziale,  secondo cui siti e database della sua campagna elettorale hanno subìto attacchi informatici provenienti da località in Russia, accuse che hanno alimentato i sospetti che Mosca stia provando a influenzare le elezioni francesi per aiutare la leader del Front national Marine Le Pen.

l mese scorso il presidente russo, Vladimir Putin, ha ricevuto Le Pen al Cremlino, accordandole così un riconoscimento internazionale che finora non aveva avuto prima delle elezioni per l’Eliseo. Marine Le Pen ha detto che ammira Putin e sostiene la rimozione delle sanzioni economiche imposte alla Russia dall’Unione europea per il suo ruolo nel conflitto in Ucraina. Il Cremlino dice che non sostiene nessun candidato nelle elezioni in Francia, che afferma sono una questione puramente di competenza del popolo francese.

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