De Blasio si ribella a Trump: non deporteremo i nostri cittadini
Top

De Blasio si ribella a Trump: non deporteremo i nostri cittadini

Il sindaco di New York non consegnerà gli immigrati senza documenti: non dividiamo le famiglie

De Blasio si ribella a Trump: non deporteremo i nostri cittadini
Preroll

globalist Modifica articolo

26 Gennaio 2017 - 10.18


ATF

Poi uno si chiede perché il Ku Klux Klan e i suprematisti americani avevano applaudito alla nomina di Donald Trump. Che nei primi giorni del suo esordio sta chiudendo gli Stati Uniti a doppia mandata e ha dato il via alla caccia allo straniero.
Ma l’altra america, ossia quella (maggioritaria) che non l’ha votato non ci sta: “Non non deporteremo newyorkesi che rispettano la legge, non divideremo le famiglie”. Così il sindaco di New York, Bill de Blasio, ha sfidato Donald Trump annunciando una battaglia legale contro l’ordine esecutivo firmato ieri dal presidente in cui si minacciano tagli di fondi federali alle “sanctuary cities”, le città, come New York, che hanno promesso che non consegneranno gli immigrati senza documenti residenti alle autorità federali per la deportazione. “Una firma a Washington non cambia la città di New York ed i suoi valori, non cambia il modo in cui la nostra città protegge i suoi cittadini, l’ordine esecutivo non cambierà il modo in cui applichiamo la legge”, ha detto il democratico in una conferenza stampa convocata dopo la firma a Washington dell’ordine esecutivo sugli immigrati. “Noi contrasteremo questo ordine insieme alle città e gli stati di tutto il Paese”, ha concluso de Blasio facendo riferimento al fatto che anche altri sindaci delle città rifugio si sono detti pronti allo scontro con il governo federale.
Anche gli altri sindaci si ribellano. “Non retrocederemo di un passo”, ha annunciato il sindaco di Boston, Marty Walsh. “Non ci faremo intimidire con i dollari federali e non ci faremo intimidire dal messaggio autoritario che arriva dall’amministrazione Trump”, è stato il commento del sindaco di Seattle Ed Murray. Sul piede di guerra anche il primo cittadino di una delle città più liberal d’America: “nulla cambierà nella nostra città”, ha detto il sindaco di San Francisco Ed Lee, sottolineando come l’ordine di Trump non contenga misure dettaglie e specifiche. E l’attorney general di New York, Eric Schneiderman, ha già indicato come il presidente Trump non abbia l’autorità costituzionale per una misura del genere ed annunciato che farà “tutto quello che è in mio potere” per contrastarla.

Leggi anche:  Israele, rischio attentati: gli Stati Uniti limitano i movimenti del personale diplomatico
Native

Articoli correlati