Trump si prepara al giuramento tra proteste e rischio Isis
Top

Trump si prepara al giuramento tra proteste e rischio Isis

Oltre 28 mila agenti a protezione della cerimonia: ma ci sarà metà gente rispetto a Obama

Casa Bianca
Casa Bianca
Preroll

globalist Modifica articolo

19 Gennaio 2017 - 18.50


ATF

L’America si prepara ad accogliere il 45esimo presidente.Donald Trump è arrivato a Washington per la cerimonia d’insediamento che si terrà il 20 gennaio. L’imponente macchina della sicurezza è già in piena attività a Washington per la cerimonia di giuramento di Donald Trump. Secondo quanto riferisce la Cnn, 900mila persone affolleranno il National Mall domani. Un numero ben lontano dai quasi due milioni accorsi per l’insediamento di Barack Obama nel 2009, ma la capitale è blindata e un esercito di circa 28mila agenti tra Fbi, polizia, 007 e guardia costiera – per un costo di oltre cento milioni di dollari – sta già setacciando il perimetro intorno a Capitol Hill per scongiurare qualsiasi minaccia.

Oltre ai numerosi gruppi di protesta anti-Trump si teme che possano entrare in azione anche lupi solitari in grado di commettere atti terroristici. Per alcune aree designate si potrà assistere alla cerimonia del giuramento anche senza avere un biglietto. Le autorità hanno reso noto una lista di una quarantina di oggetti che sono stati proibiti durante la manifestazione: oltre alle armi sono stati messi al bando anche selfie stick, fischietti e palloncini. Banditi anche i droni.

Leggi anche:  Caso pornostar: l'accusa contesta a Trump un nuovo oltraggio alla corte

Stampa out dal Trump International Hotel – Il Trump International Hotel a Washington ha messo al bando la stampa durante la settimana dell’inaugurazione. Lo scrive Politico citando una email ufficiale della gestione dell’albergo. «Alla stampa – si legge – non è consentito l’ingresso durante questa settimana nel rispetto della privacy dei nostri ospiti».

Secondo un codice legale della capitale, i posti pubblici come gli hotel non possono proibire l’accesso alle persone, tanto meno in base alla loro occupazione. La decisione della gestione dell’albergo ha messo di nuovo in allarme la stampa Usa riguardo alla gestione dei giornalisti da parte della nuova amministrazione.

Trump, infatti, ha già manifestato l’intenzione di non avere un pool stampa perennemente intorno a lui e ha annunciato che sarà costretto a scegliere i giornalisti da ammettere nella briefing room, giudicata troppo piccola. Già da mercoledì mattina l’Hotel è circondato da barricate in metallo e da agenti di polizia.

Native

Articoli correlati