La procura chiede 142 anni di carcere per Demirtas, leader del partito filo-curdo
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La procura chiede 142 anni di carcere per Demirtas, leader del partito filo-curdo

L'accusa è di minaccia all'integrità nazionale e terrorismo

Selahattin Demirtaş leader del Partito Democratico del Popolo pro-curdo (Hdp).
Selahattin Demirtaş leader del Partito Democratico del Popolo pro-curdo (Hdp).
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18 Gennaio 2017 - 10.56


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La pubblica accusa ha chiesto 142 anni di prigione. 142 anni per Demirtas e 83 per Yuksekdag. E Kati Piri, relatore dell’Unione Europea sulla Turchia ha definito “scandalosa” la richiesta fatta  dal magistrato turca  che accusa i leader del Partito Democratico del Popolo pro-curdo (Hdp).
Demirtaş e Yüksekdağ vengono perseguiti in base alla legislazione anti-terrorismo con l’accusa di voler “interrompere l’unità e l’integrità territoriale dello stato e favorire la diffusione di propaganda terroristica”.
“Io non sono un manager, membro, portavoce o un simpatizzante del Pkk; Sono il co-presidente dell’ Hdp “, ha detto Selahattin Demirtaş durante un suo interrogatorio fatto il 6 gennaio.
Demirtaş e Yüksekdağ sono in carcere dal 75 giorni dopo l’ennesimo giro di vite contro i curdi e i loro rappresentanti.
“Si tratta di accuse e richieste scandalose: Demirtaş è il leader della seconda forza di opposizione, che rappresenta 7 milioni di elettori in Turchia. Non è un terrorista “, ha detto Kati Piri.
I co-relatori dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa avevano chiesto di poter visitare i due leader curdi ma la richesta è stata respinta dal ministero della Giustizia turco.

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