La Turchia continua a bombardare i curdo-siriani. E l'Onu tace
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La Turchia continua a bombardare i curdo-siriani. E l'Onu tace

Anche oggi l'aviazione di Ankara ha colpito una serie di obiettivi nell'area di Afrin

Una militante delle forze curdo-siriane
Una militante delle forze curdo-siriane
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21 Ottobre 2016 - 17.11


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L’offensiva di Erdogan non si ferma: anche oggi aerei da guerra turchi hanno continuato a bombardare i villaggi curdi e le posizioni militari che si trovano nell’area di Afrin, nel Kurdistan siriano (Rojava).
Lo Stato Maggiore turco ha detto che i raid aerei hanno colpito “sei postazioni del Pkk/ Pyd” lasciando i membri del gruppo (definito terroristico) “senza capacità di movimento.” Del resto la Turchia ritiene che il governo democratico del (Pyd) nel Rojava e e il suo braccio militare (le Unità di protezione popolare Ypg) siano  propaggini del Pkk, quindi nemici giurati.
Attacchi cominciati nei giorni scorsi e che fino ad ora – secondo i turchi – hanno propvocato la morte di 200 combattenti curdi.
L’ Ypg, dal suo canto,  ha ammesso solo la perdita di dieci miliziani. Propaganda di guarra da ambo le parti, in assenza di verifiche indipendenti sul campo.
L’Autorità generale del Rojava  si è rivolta a Nazioni Unite, Stati Uniti e Federazione Russa perché intervengano e facciano fermare i bombardamenti turchi che prendono di mira i civili.”

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