Raid su una clinica ad Aleppo: almeno 13 vittime
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Raid su una clinica ad Aleppo: almeno 13 vittime

Colpita la città di Khan Touman, in una zona controllata dai ribelli. Si temono altre vittime sotto le macerie. Almeno 4 membri Ong morti.

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21 Settembre 2016 - 09.55


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Una tregua fragile che è diventata una farsa. Continano a piovere bombe di morte sul cielo della Siria. 

Quattro membri dello staff medico della ong Union of Syrian Medical Relief Organisations (UOSSM), che riunisce i medici della diaspora siriana, sono morti in un raid che ha colpito una clinica nella seconda città della provincia di Aleppo, Khan Tuman. Un altro infermiere è in gravi condizioni e l’ong con sede in Francia ha dichiarato in una nota di temere che ci siamo altre vittime sotto le macerie.

L’Osservatorio per i diritti umani sottolinea che le vittime sarebbero 13: oltre ai quattro tra infermieri e paramedici ci sarebbero anche nove combattenti ribelli, alcuni dei quali appartenenti al gruppo Fatah al-Sham, legato a al Qaida. Nessuna indicazione sulla paternità del raid.

L’Osservatorio siriano dei diritti umani ha confermato che si è verificato un raid su un centro medico a Khan Tuman “da parte di aerei di cui si ignora la nazionalità”.

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“L’edificio ha tre piani” che “a causa del pesante bombardamento sono completamente collassati”, ha reso noto il direttore del trauma center Ahmed Dbais: “Non sappiamo ancora esattamente quanti siano i morti”.

“Oggi la Uossm piange quattro eroi che hanno dato se stessi in maniera disinteressata per aiutare gli altri, quattro del nostro staff, due infermieri e due autisti di ambulanza, sono stati uccisi oggi in un triage medico nell’area di Aleppo. Un altro infermiere è in condizioni critiche”, ha reso noto l’Ong in una nota sul profilo Facebook e Twitter. L’attacco è “inaccettabile” e una “chiara violazione della legge umanitaria internazionale”, ha dichiarato il capo della UOSSM France, Ziad Alissa, facendo appello alla comunità internazionale affinché “metta fine a queste atrocità”.

La tregua. In Siria il regime di cessate il fuoco è stato violato 45 volte nelle ultime 24 ore: lo sostiene il ministero della Difesa russo, secondo cui “le violazioni sono state registrate nelle province di Aleppo (26), Damasco (11), Hama (4), Latakia (2) e al-Quneitra (2)”. (ANSA).

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