Strage a Gazantiep durante un matrimonio curdo: 50 morti
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Strage a Gazantiep durante un matrimonio curdo: 50 morti

Una strage alla festa di matrimonio di un esponente politico dell'Hdp, il partito filo curdo a Gaziantep nel sud est della Turchia.

Strage al matrimonio curdo
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21 Agosto 2016 - 09.21


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Un kamikaze di 14 anni in Turchia ha provocato 50 morti e decine di feriti. L’attacco è avvenuto sabato sera durante un ricevimento di un matrimonio curdo nella città turca di Gaziantep, vicino al confine con la Siria. La festa era quella di un membro del partito turco filocurdo Hdp. Lo riferisce in una nota il partito stesso. Un funzionario locale ha aggiunto che gli sposi non sono fra le vittime, ma l’uomo è rimasto ferito. Lui e sua moglie erano arrivati a Gazantiep dal villaggio curdo di Siirt, più a est, per sfuggire agli scontri armati tra ribelli e militari. Il ritardo di molti ospiti al ricevimento ha impedito che il bilancio della strage fosse più pesante.
Lo sposo protagonista della festa di matrimonio è un esponente dell’ Hdp. Lui e sua moglie erano arrivati a Gazantiep dal villaggio curdo di Siirt, più a est, per sfuggire agli scontri armati tra ribelli e militari. Il ritardo di molti ospiti al ricevimento ha impedito che il bilancio della strage fosse ancora più pesante, riferiscono i media locali. Gli sposi sono rimasti feriti, ma non sono in pericolo di vita.

L’attacco. Il bilancio è di 50 morti e 94 feriti. “Non c’è differenza tra il Pkk, l’organizzazione terroristica di Gulen e l’attacco terroristico potenzialmente dell’Isis a Gaziantep”, ha detto Erdogan. Non vi è stata ancora nessuna rivendicazione dell’attentato compiuto in un’area abitata in netta prevalenza da curdi.

Secondo Samil Tayyar deputato del distretto per l’Akp, il partito del presidente Recep Tayyip Erdogan, la firma è quella dello Stato islamico. Una convinzione manifestata successivamaente dallo stesso Erdogan: “I terroristi che non possono sopraffare la Turchia e cercare di provocare il popolo puntando sulla sensibilità etnica e settaria, non prevarranno. Non c’è differenza tra il Pkk, l’organizzazione terroristica di Gulen e l’attacco terroristico potenzialmente dell’Is a Gaziantep”.
Il kamikaze, secondo fonti governative, sarebbe un ragazzino di 12-14 anni. Ma si sa, le informazioni che arrivano dalla Turchia non sempre sono affidabili. Di sicuro c’è che a morire sono stati i curdi, che nel mirino c’era un esponente politico del partito filo-curdo.

Le immagini diffuse sui social network mostrano donne e bambini con il volto coperto di sangue, la sala completamente distrutta con sedie e tavoli finiti in strada, decine di ambulanze e tanti corpi a terra. Un’esplosione così forte, ha detto un cronista del posto, da essere udita da un capo all’altro della città di oltre un milione e mezzo di abitanti. Poco dopo i social netrwork sarebbero stati bloccati dal governo, come spesso accade in questi casi.
Il primo a parlare di un kamikaze è stato un deputato del Partito per la giustizia e lo sviluppo (Akp), ma poco dopo anche il viceministro Mehmet Simsek ha affermato che tutto lascia pensare a un attentato suicida. “E’ un attacco barbarico – ha detto a Ntv – Tutti i gruppi terroristici, il Pkk, l’Is e il movimento di Gulem, stanno prendendo di mira la Turchia, ma con la volontà di Dio, li sconfiggeremo”.

I terroristi “che non possono sopraffare la Turchia e cercare di provocare il popolo puntando sulla sensibilità etnica e settaria, non prevarranno”: così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, citato da Anadolu, dopo l’attentato alla festa di matrimonio a Gaziantep.

 

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