Più che una prigione, un inferno. Così inferno che non ci sono nemmeno le celle ma un piazzale all’aperto.
I detenuti sono costretti a dormire per terra su quello che sarebbe un campo da basket all’aperto costruito all’interno del carcere di Quezon City.
Il perché è abbastanza semplice: nel carcere ci sono 3.800, mentre nel penitenziario costruito 60 anni orsono c’è spazio solo per 800. Così i prigionieri sono uno sopra l’altro.
Nella lotta per la sopravvivenza gli uomini sono costretti a dormire a turno, sul pavimento di cemento. Ovviamente niente letti, ma solo vecchie coperte.
Non parliamo delle condizioni igieniche e del cibo.
Un carcere d'inferno: a Quezon City detenuti in un girone dantesco
Una immagine terribile delle condizioni in cui versano i reclusi nel penitenziario asiatico
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31 Luglio 2016 - 16.48
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