Non si fermano le purghe di Erdogan dopo il fallito golpe: il Consiglio per l’alta educazione turco (Yok) ha chiesto le dimissioni dei 1.577 “decani” delle università della Turchia. Lo precisano media locali, spiegando che si tratta di ruoli di vertice – ma comunque distinti rispetto a quello dei rettori, come detto inizialmente – all’interno degli atenei.
Tra questi, 1.176 sono di università pubbliche e il resto di fondazioni universitarie.
Ogni giorno è sempre più chiaro che il “sultano” ha approfittato del tentativo di colpo di stato per eliminare ogni forma di dissenso e allontanare chi si oppone alla sua leadership, indipendentemente dall’appoggio al golpe.