Strage dell'aeroporto, proseguono le indagini: identificati i kamikaze
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Strage dell'aeroporto, proseguono le indagini: identificati i kamikaze

I media locali: si tratterebbe un turco e di due cittadini russi di origine caucasica, probabilmente ceceni. Il quotidiano Milliyet: sono del Tagikistan.

La prima immagine chiara di un uomo che secondo i media turchi sarebbe uno dei kamikaze
La prima immagine chiara di un uomo che secondo i media turchi sarebbe uno dei kamikaze
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30 Giugno 2016 - 11.26


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È caos in Turchia dopo la strage di Istanbul. Procedono nella massima segretezza le indagini sul triplice attentato kamikaze di martedì sera all’aeroporto internazionale Ataturk di Istanbul, costato la vita a 42 persone, di cui 13 stranieri, e attribuito all’Isis. Sono ancora in ospedale 130 delle 239 persone rimaste ferite. In Turchia continua a vigere il silenzio stampa sulle indagini, decretato a poche ore dal massacro.

L’identificazione: 2 versioni. Mentre i media locali fanno ipotesi diverse sulla nazionalita’ dei kamikaze dell’aeroporto di Istanbul, il premier turco Binali Yildirim ha annunciato che l’identita’ degli attentatori sara’ svelata al massimo tra 48 ore. Yildirim ha aggiunto che uomini con un addestramento speciale verranno dislocati a presidio degli aeroporti.

Un turco e di due ceceni. In base a quanto riportano i media locali, le autorità turche hanno identificato i tre attentatori dell’aeroporto Ataturk. Si tratterebbe un turco e di due cittadini russi di origine caucasica, probabilmente ceceni.

Questi ultimi avrebbero affittato un appartamento circa un mese fa nel popoloso quartiere di Fatih insieme a una terza persona, anch’essa di passaporto russo, attualmente ricercata. La polizia ha ricostruito i movimenti degli attentatori che si sarebbero recati presso l’aeroporto viaggiando prima in metro e poi in taxi.

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Sarebbero cittadini del Tagikistan i 3 kamikaze. Lo sostiene il quotidiano turco Milliyet, che pubblica anche un’immagine dei 3 attentatori insieme, tratta dalle telecamere di sicurezza. Un altro media, Haberturk, indica che almeno uno dei 3 kamikaze sarebbe un ceceno, identificato con le iniziali O.V., giunto in Turchia dalla roccaforte dell’Isis in Siria, Raqqa.

 

Gli uomini dell’antiterrorismo hanno intanto effettuato delle perquisizioni in alcuni quartieri periferici della metropoli, aree conservatrici, ritenute covo di jihadisti nel recente passato. Mancano ancora dichiarazioni ufficiali sull’esito delle operazioni.

 

La ricostruzione dell’attentato. Secondo alcune ricostruzioni apparse sulla stampa tedesca, i kamikaze avrebbero sfruttato scientemente il panico creato nella folla dall’irruzione del primo uomo col mitragliatore in mano: un secondo attentatore ne avrebbe approfittato per andare avanti all’interno della hall, mentre un terzo si sarebbe diretto verso il gruppo di persone che fuggiva verso l’esterno.

Insomma: un attentatore suicida si sarebbe fatto esplodere all’esterno del terminal dell’aeroporto di Ataturk di Istanbul per creare il caos che ha poi permesso ai suoi complici di completare l’attacco. Il primo ministro turco Binali Yildirim ha confermato che uno degli aggressori si è fatto esplodere al di fuori, dando così agli altri due l’opportunità di entrare all’interno dell’edificio .

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Le immagini. La CCTV in un video ha individuato uno dei sospetti attentatori suicidi , che cammina tranquillamente verso il terminal prima di iniziare il suo assalto omicida.
L’immagine mostra l’uomo – vestito di quello che sembra essere un giacca. Un bomberino in piana estate che avrebbe dovuto far allertare i passanti.  

Altri filmati della CCTV (vedi sopra) mostrano un altro uomo, vestito di nero che spara alla gente mentre si muove all’interno degli edifici. 

 

Due miliziani uccisi al confine siriano. Questa mattina invece due jihadisti sono stati uccisi al confine siriano mentre cercavano di passare illegalmente il confine per passare in Turchia. In base a quanto rivelato dai servizi di sicurezza turchi, uni dei due due, Muhammad Arab, e’stato trovato in possesso di esplosivo con il quale aveva in mente di realizzare un attentato suicida, non e”ancora chiaro se ad Ankara o ad Adana.
Secondo quanto riporta il quotidiano Cumhuriyet tra gli obiettivi dell’Isis in Turchia ci sarebbero stati altri quattro aeroporti: Malatya, Diyarbakir, Urfa e Kayseri.

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La Cia. Il capo della Cia statunitense, John Brennan, ha confermato che l’attentato “porta senza alcun dubbio la firma di depravazione dell’Isis”. “Sono molto inquieto nel vedere che la macchina terroristica creata dall’Isis ha ancora oggi molto slancio”, ha detto il capo della Cia, avvertendo che i jihadisti stanno certamente preparando attacchi contro obiettivi americani.

 

L’allarme terrorismo inascoltato. Intanto una nota giornalista, Hande Firat, capo della redazione di Ankara di Dogan Tv, ha detto che l’intelligence turca aveva inviato circa 20 giorni fa alle autorità una lettera in cui affermava che l’aeroporto di Istanbul poteva essere colpito da un grosso attentato dell’Isis. “Le divisioni d’intelligence hanno mandato una lettera ai vertici dello Stato e a tutte le sue istituzioni a inizio giugno, circa 20 giorni fa, su Istanbul” ha detto Firat a Dogan Tv. Tra i luoghi che avrebbero potuto essere colpiti dagli attentatori jihadisti indicati nella lettera c’era anche l’aeroporto Atatürk.

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