World hijab day: il velo è femminista quando è una scelta
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World hijab day: il velo è femminista quando è una scelta

In occasione della giornata internazionale, riproponiamo il video di Hanna Yusuf, studentessa londinese che rivendica la sua libertà di scelta nell'indossare il velo.

World hijab day: il velo è femminista quando è una scelta
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1 Febbraio 2016 - 16.20


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Non c’è niente che sia liberatorio in sé nel coprirsi come non c’è nulla che sia liberatorio in sé nello scoprirsi. La libertà sta nella scelta. Dare per scontato che tutte le donne velate siano oppresse sminuisce le scelte di coloro che vogliono indossare il velo.

Il video di Hanna Yusuf, studentessa ventitreenne londinese, realizzato ad agosto per il Guardian, ha fatto discutere (e schierare) chi l’ha visto. Hanna contesta il fatto che un semplice pezzo di stoffa – l’hijab che porta sulla testa – sia visto in sé come vero e proprio simbolo dell’oppressione.

Oggi che è il World hijab day ve lo riproponiamo

Le reazioni sono state diverse, ci racconta Hanna un mese dopo. “Molte sono state positive: c’è stato chi mi ha scritto di non essersi mai reso conto fino a questo momento che fosse possibile indossare il velo islamico per scelta. Altri invece non prendevano nemmeno in considerazione le mie argomentazioni, le rifiutavano a priori perché in quanto donna con l’hijab non ti ascoltano nemmeno. Ci sono stati commenti interessanti dal Medio Oriente, e non tutte erano d’accordo con me. Donne che vivono in Paesi come l’Iran, dove il velo è obbligatorio, mi hanno scritto che non ho idea di che cosa succeda da loro. I più ortodossi invece mi hanno criticata dicendo che non porto correttamente l’hijab perché mi trucco e indosso abiti alla moda“.

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Hanna non nega che per alcune donne o “in alcuni Paesi come l’Iran o l’Arabia Saudita” il velo sia oppressivo quando le donne sono costrette a indossarlo contro la propria volontà, ma difende il fatto che per lei e altre possa essere una scelta consapevole. Anzi, una scelta femminista.


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