La scelta di Martina: "dono i miei ovociti alle donne che non possono diventare madri"
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La scelta di Martina: "dono i miei ovociti alle donne che non possono diventare madri"

Tutto è iniziato perché Martina Colomasi voleva aiutare una cara amica che ora aspetta due gemelli. In Italia si può ricorrere alla fecondazione eterologa ma le donatrici sono totalmente assenti

Martina Colomasi
Martina Colomasi
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29 Giugno 2018 - 10.36


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Una delle sue più care amiche non riusciva ad avere figli e lei per aiutarla ha deciso di donarle i suoi ovociti, la cui compravendita in Italia è proibita. Protagonista della storia l’avvocato Martina Colomasi, 29enne originaria di Siracusa ma residente e a Roma.
“Qualche mese fa – ha comunicato Colomasi su Facebook – ho deciso di donare gli ovociti per le coppie che ricorrono alla fecondazione eterologa in Italia. Oggi ho concluso il percorso con il prelievo dei miei ovetti che ho accuratamente stimolato”.
Tutto era iniziato perché una delle sue più care amiche non riusciva ad avere figli e per lei l’unica scelta era la maternità eterologa, legale in Italia ma resa difficile dal fatto che la compravendita di ovociti è proibita e ci si può rivolgere solo al mercato estero. Le donazioni invece, sono tecnicamente possibili anche se rarissime.
Ed è questa la strada scelta da Colomasi. “Ho deciso di farlo – ha raccontato su fb – perché non tutte e non tutti hanno il desiderio di diventare genitori ma per chi sente questo desiderio e non riesce a realizzarlo la vita può diventare un inferno”.
“L’ho fatto – ha aggiunto – perché ho vissuto da vicino cosa vuol dire diventare madre ancora prima di sentire battere quei cuoricini… E se le varie circostanze non ti aiutano vanno percorse tutte le strade possibili. Volevo essere una di queste strade”. Il riferimento è alle difficoltà vissute dall’amica che dopo tre fallite fecondazioni assistite non aveva altre opzioni se non l’eterologa. Adesso grazie al “regalo” di Martina è in attesa di due gemelli.
Colomasi ha anche voluto lanciare un appello alle altre donne perché prendano in considerazione la donazione degli ovociti, poco conosciuta. “In Italia non ci sono donatrici, non ci sono campagne che incentivino le donne a mettersi a disposizione e, inevitabilmente, si ricorre all’acquisto di ovuli congelati all’estero facendo lievitare i costi della fecondazione. Sono sicura che se si sapesse come funziona e quanto poco ‘costa’ in termini di tempo e terapie e, soprattutto, se si vedesse la gioia di chi ora accarezza quel pancione grazie alla solidarietà di un’altra donna oggi ci sarebbero centinaia di donatrici. Informarvi e valutarlo non costa nulla. Spero lo facciate.”

 

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