Migranti, si cambia?
Top

Migranti, si cambia?

Un esponente della nuova maggioranza croata di centrodestra annuncia la linea dura sul fronte migratorio, avvertendo che Zagabria potrebbe anche chiudere le frontiere<br><br>

Migranti, si cambia?
Preroll

redazione Modifica articolo

19 Gennaio 2016 - 08.09


ATF

Con il ritorno al potere del blocco nazionalista, impegnato in questi giorni a mettere in piedi il nuovo esecutivo croato con il movimento centrista di liste indipendenti Most, una delle questioni che verranno affrontate in modo drasticamente diverso rispetto al governo uscente di centrosinistra è di certo quella migratoria. Ad annunciare dunque la linea dura sul fronte dei flussi di profughi, ovviamente già contemplata dai media croati, è stato Mirko Kovac, segretario per le relazioni internazionali dell’Hdz, il partito alla guida della coalizione di centrodestra. E i punti chiave su cui si concentrerà l’azione del prossimo governo di Tihomir Oreskovic quanto alla questione migratoria, sempre stando alle dichiarazioni di Kovac rilasciate domenica scorsa, sono essenzialmente due: il dispiegamento dei militari croati lungo le zone di confine e la chiusura delle frontiere se ciò verrà prima deciso da Slovenia e Austria.

“Se Slovenia e Austria chiuderanno le porte ai profughi – ha spiegato Kovac -, purtroppo anche la Croazia sarà costretta a fare lo stesso perché molti rifugiati potrebbero rimanere bloccati in un Paese dove non vogliono vivere. A ogni modo, sarà la nuova squadra di governo formata da Oreskovic a decidere se e quando erigere un reticolato lungo il confine, ma nel caso in cui Slovenia e Austria dovessero concretizzare i loro propositi avremmo un esteso effetto domino, poiché la Serbia sarà obbligata a fare la stessa cosa con la Macedonia. Detto ciò, ritengo però che Zagabria debba comunque ricorrere all’esercito per proteggere efficacemente i propri confini”.

“Certamente la nostra compagine governativa non litigherà con i Paesi vicini come il precedente esecutivo – ha puntualizzato l’esponente dell’Hdz -, ma collaborerà sempre con gli altri Stati al fine di individuare soluzioni condivise ai problemi. Voglio comunque escludere fin da ora l’eventualità che la Croazia diventi un’area di attesa o un ‘hotspot’ per i rifugiati. Inoltre ritengo che la crisi migratoria vada risolta con un’azione congiunta esercitata da tutti i Paesi membri dell’Ue, ma fino ad allora ogni singolo Stato dovrà adottare delle misure particolari per gestire i flussi migratori”.

(Fonte: Hina)

Native

Articoli correlati