Parla l'agente che è entrato per primo al Bataclan: vi racconto l'orrore
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Parla l'agente che è entrato per primo al Bataclan: vi racconto l'orrore

Il commissario: Il silenzio è agghiacciante. E poi i corpi ammassati uno sull'altro. Ho inviato un sms alla mia compagna per dirle addio.

L'orrore al Bataclan
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15 Dicembre 2015 - 11.13


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“Lasciai un messaggio alla mia compagna per dirle addio”: è la testimonianza del commissario entrato per primo nella sala concerti. Ancora prima del blitz delle teste di cuoio contro il commando di terroristi che avevano preso d’assalto il teatro. Fu lui ad abbattere il primo dei tre jihadisti. “La gente esce gridando e ci dice ‘presto, presto, entrate!’. Decidiamo di accedere all’interno. Una volta dentro veniamo sorpresi da una luce estremamente forte che ci acceca. Il silenzio è agghiacciante. E poi i corpi ammassati uno sull’altro. E’ un momento di spavento indescrivibile”.

Uno dei tre terroristi è sul palco col kalashnikov puntato contro uno spettatore. “Ha l’aria tranquilla, molto calmo. Vista la carneficina non abbiamo esitazioni su ciò che dobbiamo fare. Subito cominciamo a sparare. Nel mentre sentiamo una forte esplosione. Ci rendiamo conto che sono in grado di farsi esplodere con le loro cinture”. In quei momenti lui e il suo compagno hanno chiamato le rispettive compagne per salutarle per sempre. “Con il collega abbiamo deciso che non avremmo lasciato il teatro, che non avremmo lasciato tutta quella gente. Quella sera ero convinto di morire insieme a lui. Ho lasciato un messaggio alla mia compagna per dirle addio”.

Ma poco dopo le teste di cuoio danno l’assalto al teatro. I due agenti si salveranno. Le stragi di venerdì 13 novembre a Parigi hanno causato 130 morti di cui 90 solo al Bataclan.

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