Scandalo sexy a Tirana
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Scandalo sexy a Tirana

L’ex ministro che aveva accusato di corruzione il presidente del Parlamento adesso compare in un video privato, ma il pubblico risponde ai media.

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redazione Modifica articolo

7 Ottobre 2015 - 18.48


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In Albania la lotta politica continua a far ricorso ad ogni mezzo, anche il più sordido: dopo le accuse degli scorsi mesi prima su presunti piani per assassinare uomini politici e poi sulle tangenti nella vendita della società elettrica nazionale, adesso i “ media” di Tirana traboccano delle foto di un incontro sessuale fra l’ex ministro dell’Energia, Dritan Prifti e una donna misteriosa . Tutti i media del paese hanno pubblicato le foto trapelate, con tanto di trascrizione dei colloqui registrati clandestinamente in quell’occasione.

Per il momento – sostengono senza vergogna numerosi portali “online” – si tratta solo di anticipazioni ma presto potrebbe essere diffuso l’intero video con ogni sorta di particolari, e di fronte ad un’aggressione così sfrontata e primitiva l’interessato reagisce attaccando: “Sapevo dell’esistenza di questo nastro, per cinque anni sono stato ricattato da chi minacciava di renderlo pubblico – dichiara Prifti – la cosa è andata talmente avanti che ad un certo punto ho trovato il coraggio di raccontare tutto a mia moglie, che ha capito. E adesso siamo più uniti di prima..”.

Le ragioni di questo scandalo secondo l‘ex ministro sono evidenti: gli si vuol impedire di raccontare tutto quello che sa dello scandalo di corruzine riguardante la società elettrica nazionale. Lui per questo ha già accusato apertamente il presidente del Parlamento, Ilir Meta e dopo questi ultimi schizzi di fango annuncia: “Adesso è il mio turno”.

A ben vedere, la cosa che fa maggiormente paura è il fatto che nell’intero apparato mediatico albanese non ci sia stato un solo organo d’informazione che si sia rifiutato di diffondere il video, ed anzi tutti si sono scatenati in una corsa al linciaggio che li ha spinti a livelli sempre più bassi: in questo caso, il pubblico schipetaro si è mostrato più maturo dei giornalisti, commentando in modi molto negativi la diffusione del video. Sono stati molti i messaggi che dicevano: “E cosa c’entra la vita privata con gli scandali per corruzione?”. Oppure:”Vogliamo sapere dei ladroni, e non delle storie di sesso…”.

Meta è stato identificato in un caso di arbitraggio internazionale come uno dei politici che hanno influenzato e beneficiato del contratto che firmato dall’Albania con la società di distribuzione elettrica “CEZ”, con sede centrale a Praga e queste accuse hanno scatenato un forte dibattito in Albania sul ruolo dei politici nella vicenda . Prifti ha detto ai media che uno dei motivi per cui allora abbandonò il ruolo di ministro furono le pressioni da Meta su di lui per ottenere un contratto di recupero dei crediti che “CEZ” vantava verso l’ Albania.

Dal 2011, Prifti era diventato un accanito avversario della mggioraza di centro-destra guidata da LSI, , anche se in precedenza era stato ministro dell’Economia e dell’Energia in un governo guidato da Sali Berisha. Poi però anche lui fece ricorso a registrazioni clandestine: nel gennaio 2011, fece pubblicatre un video ripreso con una telecamera nascosta che mostrava Meta che come ministro gli chiedeva un favore illegale. Come risultato di questo video, Meta si era dimesso da vice primo ministro.

( Fatjona Mejdini, Birn)
 

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