Sugli orrori dell’Isis non c’è purtroppo molto di aggiungere.
Come non è una novità che i militanti dello Stato Islamico abbiano più volte fatto partecipare anche bambini e adolescenti alle loro imprese, sia indottrinandoli nei loro campi politico/religioso/militari al fanatismo, sia facendoli assistere alle esecuzioni capitali nelle piazze e nelle strade, sia trasfromandoli in killer, come è stato testimoniato in due differenti video in cui si vede un ragazzino sparare una volta a due (presunte) spie russe e un’altra volta a un palestinese accusato di essere una spia del Mossad.
In un video postato recentemente l’orrore va oltre: lo stato islamico mostra la decapitazione di un gruppo di prigionieri siriani catturati tra i lealisti di Assad e giustiziati in una non meglio precisata località del governatorato di Hamah.
Nel video si vedono anzitutto i prigionieri che sono accompagnati sul luogo dell’esecuzione da miliziani che sembrano poco più che adolescenti o comunque giovanissimi. Ma soprattutto si vede un bambino (purtroppo sorridente) che distribuisce i coltelli ai tagliagola – adullti – che di lì a poco sgozzeranno i prigionieri.
Quindi, anche se ovviamente troppo piccolo per tagliare direttamente una testa, un bambino che partecipa alla barbarie, probabilmente perché questo è considerato un ottimo training.
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