Gli estremisti dell’Isis hanno giustiziato mercoledì scorso sei dei propri militanti con l’accusa di alto tradimento, dopo averli accusati di una fuga di informazioni riservate in favore della coalizione guidata dagli Stati Uniti.
I sei arrestati e condannati facevano parte del reparto al-Hisba e erano impegnati nella città di Mosul, la cosiddetta “capitale” irachena del Califfato.
La polizia dello Stato Islamico da tempo sospettava che alcuni membri di al-Hisba fossero diventati delle spie e facessero filtrare informazioni riservate alla coalizione, i cui attacchi aerei hanno recentemente ucciso alti funzionari jihadisti venuti dall’Europa.
Dopo l’interrogatorio dei prigionieri, la Sharia Court di Mosul ha deciso di far tagliare la testa alle sospette spie. Così l’esecuzione, come da prassi, è avvenuta di fronte a decine di persone.
Sono diventati spie americane: l'Isis decapita sei suoi miliziani
I condannati facevano parte del reparto al-Hisba ed erano accusati di aver venduto informazioni riservate
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7 Luglio 2016 - 17.12
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