Bosnia: niente armi a Kiev
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Bosnia: niente armi a Kiev

Una richiesta giunta dall’Ucraina è stata bloccata in quanto “non è nell’interesse dello Stato”, pur di non approvarla il ministro del Commercio con l’estero si era dimesso

Bosnia: niente armi a Kiev
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13 Febbraio 2015 - 16.05


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I tre membri della Presidenza della Bosnia Erzegovina hanno deciso che l’esportazione di armi verso l’Ucraina in questo momento non è nel migliore interesse della politica estera dello Stato.Questo significa che diverse tonnellate di munizioni e di armi che erano pronte a essere esportate verso Kiev non lasceranno il Paese ,e che la fabbrica di armi che aveva concluso un contratto con l’Ucraina non sarà in grado di onorarlo
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In breve, la presidenza afferma che in questo momento l’esportazione non contribuirebbe alla sicurezza regionale, alla stabilità ed agli sforzi internazionali per una soluzione pacifica della crisi in Ucraina. “La politica estera della BiH in relazione con i partner internazionali si basa sulla trasparenza e l’uguaglianza, il rispetto reciproco della sovranità e dell’integrità territoriale, i principi di cooperazione pacifica, il rispetto delle leggi ed reciproco rispetto degli interesse internazionali”, scrive la Presidenza in un comunicato, aggiungendo di credere che la crisi in Ucraina può essere risolta solo con mezzi pacifici e democratici, con il dialogo politico e i negoziati.

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Il parere della Presidenza sull’esportazione di armi ha consentito al ministero del commercio estero della Bosnia-Erzegovina di respingere la domanda di esportazione in Ucraina. L’ex ministro, Boris Tucic, si è dimesso di recente a causa delle pressioni per firmare l’ accordo , e la sua decisione ha provocato una controversia politica tra il membro serbo della presidenza, Mladen Ivanic, e l’Alleanza dei Socialdemocratici Indipendenti che è il partito al governo della Repubblica di Srpska ,e cui pure Tucic è membro.Dopo le dimissioni di Tucic, Ivanic lo ha definito un “vigliacco politico” e ha detto che il suo consiglio era di chiedere il parere della Presidenza, al fine di ricevere una risposta negativa. Ivanic ha aggiunto che Tucic avrebbe avuto tutta l’autorità per respingere la domanda di esportazione, ma non ha voluto assumersi la responsabilità del diniego.

Fonte: Tanjug

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