L’Isis ha proiettato in pubblico a Raqqa, in Siria, il video della messa a morte, montando una sequenza nella quale mostra la “gioia” del pubblico presente, tra i quali anche un ragazzo. Lo riferisce il Site. Raqqa è la cittadina dove si presume, sulla base delle analisi degli esperti, che Muaz Kassasbe sia stato bruciato vivo. Secondo attivisti locali anti-Isis “l’esecuzione è avvenuta prima dell’8 gennaio”.
Bombardamenti a Mosul Intanto la Giordania ha bombardato Mosul, uccidendo 55 membri dell’Isis tra cui un loro leader, Abu-Obida AL-Tunisian. Lo hanno riferito su Twitter fonti vicini ai Peshmerga curdi impegnati in prima persona in combattimenti contro gli estremisti. La notizia non è ancora verificabile. Altre fonti, sempre vicine ai curdi, parlano di 37 uccisi in raid condotti su “al-Kesk”, una località nella zona ovest di Mosul.
Il re Abdullah aveva, infatti, minacciato una “severa risposta” per l’uccisione del pilota giordano: “Li colpiremo sul loro terreno”, aveva detto. Un portavoce del governo di Amman, Mohammad al-Momani, aveva riferito anche che la Giordania avrebbe “intensificato’ gli sforzi per fermare l’estremismo, indebolire ed eventualmente finire l’Isis”. Affermazioni che secondo responsabili Usa citati dalla Cnn vanno tradotte con la richiesta giordana di condurre più raid contro l’Isis.