Nostalgia del comunismo in Bulgaria
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Nostalgia del comunismo in Bulgaria

Secondo uno studio condotto in Bulgaria, la popolazione del Paese, giovani inclusi, rimpiangerebbe l’era comunista anche se probabilmente ignora la storia.

Nostalgia del comunismo in Bulgaria
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redazione Modifica articolo

11 Novembre 2014 - 08.14


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A distanza di venticinque anni dalla caduta del comunismo in Europa Orientale, i bulgari si riscoprono nostalgici del tempo che fu, ma ciò che stupisce ancora di più riguarda il fatto che gli stessi che dicono di rimpiangere il passato sono quelli che non lo conoscono.

Uno studio condotto dall’istituto di ricerca Alpha, proprio sulla popolazione del Paese, mostrerebbe, infatti, come circa il 94% dei giovani di età compresa tra i 16 e 30 anni non conosca nulla del periodo comunista. Inoltre per un cospicuo 40% dei bulgari il 25° anniversario della caduta del muro di Berlino, celebrato proprio alcuni giorni fa, non ha alcun significato. Solo un terzo degli intervistati è a conoscenza del fatto che la transizione dell’Europa Orientale verso la democrazia ha avuto inizio proprio nel 1989.

Addirittura più del 70% ignora i nomi dei leader mondiali che hanno contribuito a tale evento. Nelle loro menti le figure di Mikhail Gorbaciov, Helmut Kohl, Margaret Thatcher e RonaldRegan, non hanno alcun valore.

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L’altro lato della medaglia mostra come però più della metà dei cittadini bulgari interpellati approvi l’azione del governo del dittatore comunista TodorZivkov, che fu destituito proprio nel 1989 dopo la caduta del muro.

Il 55% ha un atteggiamento positivo nei confronti del regime comunista, mentre solo un 25% si schiera apertamente contro la dittatura del passato.

I più sono rimasti fortemente delusi dal passaggio dal regime alla democrazia a causa della corruzione dilagante che a loro dire si è manifestata nel periodo post-comunista. Solo il 2%, ritiene, infatti, che sia stato istituito lo stato di diritto.

La metà degli intervistati considera poi lo sviluppo della Bulgaria, dopo la caduta del regime, un assoluto fallimento.

Gli unici ad aver tratto un vantaggio dal passaggio tra le due forme di governo sono stati, secondo la popolazione, i politici e i mafiosi.

Fonte: Afp

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