Kiev: Putin vuole conquistare l'Ucraina
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Kiev: Putin vuole conquistare l'Ucraina

L'allarme arriva direttamente dal premier Arseni Iatseniuk: Mosca vuole aprire un corridoio tra le nostre regioni. Intanto i separatisti violano la tregua

Putin vuole conquistare l'Ucraina
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13 Settembre 2014 - 10.43


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«Putin vuole conquistare tutta l’Ucraina. Questo è il suo obiettivo». La dichiarazione arriva direttamente dal premier ucraino Arseni Iatseniuk, convinto che Mosca voglia espandere le sue mire sulla totalità dei territori ucraini. Secondo il capo del governo di Kiev, nonostante la tregua in atto dal 5 settembre tra le truppe ucraine e i miliziani filorussi, il Cremlino ha interesse a continuare a destabilizzare la situazione in Ucraina orientale.

Tregua non rispettata. L’Ucraina è «ancora in stato di guerra» nonostante la tregua tra le truppe di Kiev e i separatisti in atto dal 5 settembre. Lo ha dichiarato il premier ucraino Arseni Iatseniuk accusando Mosca di voler creare un «corridoio» attraverso diverse regioni ucraine per collegare la Russia alla Crimea, la penisola sul Mar Nero che Mosca si è annessa a marzo. «Mi è chiaro l’obiettivo finale – ha detto Iatseniuk -. Putin vuole prendere non solo le regioni di Donetsk e Lugansk (dove truppe di Kiev e separatisti filorussi combattono da più di cinque mesi, ndr), ma l’intera Ucraina» ed «eliminarla come Stato indipendente». Il capo dell’esecutivo ucraino ha quindi ribadito la necessità che Usa e Ue medino tra Ucraina e Russia perchè Kiev «non è forte abbastanza per condurre trattative bilaterali» con Mosca.

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L’attacco. Le forze armate ucraine accusano i miliziani separatisti di aver violato la tregua in atto dal 5 settembre assaltando ieri sera in forze l’aeroporto di Donetsk, nella tormentata Ucraina sud-orientale.

Perquisita sede di un giornale. I servizi segreti di Kiev (Sbu) hanno perquisito la sede di un giornale considerato filorusso e hanno vietato l’ingresso in Ucraina a 35 reporter russi provocando la reazione del Comitato per la protezione dei giornalisti e dell’Osce che hanno chiesto a Kiev il rispetto del ruolo e della libertà dei media. L’altro ieri degli agenti dell’Sbu hanno fatto irruzione nella sede del quotidiano ‘Vestì e hanno sequestrato dei server della redazione in un’inchiesta «per attentato all’integrità territoriale dell’Ucraina». Secondo Igor Guzhva, proprietario della holding di cui fa parte il giornale, la perquisizione arriva dopo la pubblicazione di un articolo su un appartamento a New York della figlia del comandante dei servizi segreti Valentin Nalivaicenko. Il presidente del Consiglio nazionale ucraino per le trasmissioni radiotelevisive Iuri Artemenko ha inoltre fatto sapere che a 35 giornalisti russi è stato vietato l’ingresso in Ucraina per un periodo da tre a cinque anni. «Le questioni riguardanti la sicurezza nazionale – ha dichiarato la responsabile media dell’Osce, Dunja Mijatovic – non dovrebbero giustificare restrizioni sproporzionate alla libertà di espressione e alla libertà dei media».

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