In Ucraina si intensificano gli sforzi per tenere il vita il “cessate il fuoco” che è stato compromesso l’altro ieri dall’abbattimento di un elicottero dell’esercito di Kiev da parte dei separatisti. Poche ore prima, da Mosca Vladimir Putin aveva compiuto un gesto forte per sottolineare il suo impegno per la distensione , facendo ritirare dalla “Duma” l’autorizzazione ad intervenire militarmente in Ucraina. Un funzionario del governo comunque sottolineato che se necessario la Russia può tornare in ogni momento su questa decisione.
Dopo la morte di nove soldati in seguito alla distruzione dell’elicottero, il presidente ucraino Petro Poroshenko e l’uomo forte del Cremlino dovrebbero discutere la situazione in una “conference call” che coinvolgerà anche il presidente francese François Hollande e cancelliera Angela Merkel.
L’esercito ucraino ha denunciato mercoledì “violazioni massicce” del cessate il fuoco decretato in via provvisoria la scorsa settimana: da quel momento pare si siano registrati una quarantina di attacchi separatisti . Kiev ha stabilito che la tregua duri fino a venerdì ed l’altro ieri anche uno dei leader ribelli aveva aderito all’invito aprendola la strada a negoziati di pace, ma secondo un portavoce delle operazioni militari ucraini, Vladislav Selezniov, gli attacchi continuano ancora contro posti di blocco e postazioni dell’esercito, in particolare nella regione di Donetsk . “Le registrazioni delle apparecchiature di osservazione ucraina mostrano che i ribelli continuano a violare le condizioni del piano di pace”, denuncia Selezniov.
La sfida é quella di incontrarsi al più presto a Kiev per far concludere l’insurrezione separatista che minaccia l’unità della repubblica ex sovietica e gli interventi dell’esercito governativo, i combattimenti dal mese di aprile hanno causato ormai più di 400 morti. Neanche le truppe governatie però sembrano rispettare la tregua, a Slavjansk, l’artiglieria ucraina ha cominciato a tuonare alle sei del mattino. Anche il vicepresidente americano Joe Biden ha incontrato il Poroshenko, sottolineando la necessità “di avere osservatori in loco che segnalino le violazioni del cessate il fuoco e ponganoi fine alla fornitura di armi e militanti attraverso i confini con la Russia”.
Secondo il portavoce del Dipartimento di Stato, Jen Psaki, gli “sforzi per disinnescare le tensioni in Ucraina” saranno oggetto di una riunione della NATO a Bruxelles, Poroshenko ha detto che non interromperà il cessate il fuoco “anche se la tregua viene costantemente violata dai ribelli”.In questo contesto, il vice capo della diplomazia russa Grigori Karasin ha però auspicato che “segnali positivi” inviati da Vladimir Putin Martedì siano ascoltati sul campo e portino a un dialogo.
Il gesto di forte portata diplomatica, e salutato dall’Occidente, con cui il presidente russo ha chiesto al Parlamento di revocare l’autorizzazione all’intervento militare ha fortemente contribuito alla “de-escalation” delle tensioni. Vladimir Putin, che ha lasciato messaggi diversi durante la settimana – compreso il lancio di nuove manovre militari nel centro della Russia- ha chiesto a sua volta di estendere il cessate il fuoco anche oltre la scadenza di venerdi. In controtendenza rispetto al clima di pacificazione cpontinuano a muoversi il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il primo ministro britannico David Cameron, i quali in un colloquio telefonico hanno concordato che “se Mosca non prende misure immediate per alleviare la situazione nella parte orientale dell’Ucraina, Usa, Gran Bretagna Unione europea potrebbero imporre nuove sanzioni nei confronti della Russia.”