Strage di minatori in Turchia: scontri a Istanbul
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Strage di minatori in Turchia: scontri a Istanbul

Le 245 morti sono state causate da soffocamento o da gravi ustioni. Erano quasi 600 le persone che ci lavoravano. Decine e decine di feriti e centinaia i dispersi.

Strage di minatori in Turchia: scontri a Istanbul
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14 Maggio 2014 - 21.05


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Sono 245 i minatori uccisi e 120 quelli ancora in trappola in seguito a un’esplosione che si è verificata in una miniera a Soma, nella provincia di Manisa, nella Turchia occidentale. A fornire il bilancio delle vittime è il ministro dell’Energia turco Taner Yildiz, spiegando che l’esplosione è avvenuta nella notte a seguito di un guasto del trasformatore elettrico. Le speranze di salvare i disprsi si fanno sempre più esili. L’incendio in fondo alla miniera, ha detto Yilmiz, non è stato ancora spento. Tra le vittime anche un ragazzo di 15 anni. Davanti ai cancelli della miniera si sono riuniti i familiari dei minatori intrappolati. Per loro sono momenti di drammatica attesa.

Intanto violenti scontri sono in corso questa sera a Istanbul dove le unità antisommossa sono intervenuta con la forza contro migliaia di manifestanti che protestano contro il disastro della miniera di Soma e denunciano le responsabilità del governo di Ankara. La polizia ha usato gas lacrimogeni, cannoni ad acqua e proiettili di gomma.

Il premier turco Recep Tayyip Erdogan è stato nuovamente contestato a fine pomeriggio a Soma da un piccola folla di familiari dei minatori morti nel disastro di ieri. Secondo Hurriyet online, accolto da fischi e da urla di “dimissioni” all’uscita da una conferenza stampa, è stato spinto dalle guardie del corpo verso un vicino supermercato, dove è rimasto alcuni minuti in attesa che l’atmosfera si calmasse. Dopo una precedente contestazione gli agenti avevano tolto la targa con il numero ‘0002’ che indica l’auto presidenziale.

Il crollo – Al momento dell’esplosione erano quasi 600 i lavoratori presenti in miniera. L’incidente è avvenuto durante un cambio di turno. L’esplosione che ha fatto crollare parte della struttura, raccontano i media locali, è avvenuta a due chilometri di profondità.

I decessi sono stati causati dall’inalazione di monossido di carbonio. Le squadre di soccorso hanno lavorato tutta la notte per salvare i minatori intrappolati, ha aggiunto il ministro. «Abbiamo perso 201 nostri fratelli lavoratori. Temiamo che il numero (delle vittime, ndr) possa aumentare», ha detto Yldiz 11 ore dopo l’incidente. 80 sono i minatori ricoverati in ospedale con ferite anche gravi.

In un comunicato la compagnia mineraria Soma Komur ha parlato di un «incidente tragico». «Purtroppo alcuni dei nostri dipendenti hanno perso la vita in questo incidente avvenuto nonostante le importanti misure di sicurezza, ma siamo riusciti ad intervenire rapidamente», prosegue il comunicato. La miniera, che si trova nella Turchia occidentale, era stata ispezionata l’ultima volta il 17 marzo e risultava a norma.

L’appello del Papa – Il Papa ha fatto un appello in udienza generale: “Vi invito a pregare per i minatori che ieri sono morti e per quanti si trovano ancora intrappolati nelle gallerie. Il Signore accolga i defunti nella sua casa e dia conforto ai loro familiari”.


Israele offre aiuto per soccorrere i sopravvissuti
– Il ‘Magen Adom David’, il pronto soccorso israeliano, ha offerto alla Turchia il proprio aiuto – in termini di personale ed equipaggiamento medico – per curare i sopravvissuti. Il supporto di Israele arriva nonostante il recente deterioramento dei rapporti tra i due Paesi in seguito all’uccisione di alcuni attivisti turchi nell’assalto delle forze speciali israeliane a una flottiglia che cercava di aggirare il blocco imposto alla Striscia di Gaza. Un episodio che i due governi stanno faticosamente cercando di superare.

Erdogan annulla il viaggio in Albania. Tre giorni di lutto nazionale – Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan ha proclamato tre giorni di lutto nazionale e ha cancellato la visita prevista per oggi in Albania. Lo riferisce l’ufficio del premier turco che annuncia anche una prossima visita di Erdogan sul luogo della tragedia. Anche il leader del principale partito di opposizione, il Partito del popolo repubblicano Kemal Kilicdaroglu, ha annunciato che si recherà a Soma. Il 29 aprile il partito di opposizione aveva presentato una mozione in Parlamento per chiedere un’indagine sugli incidenti sul lavoro nella miniera di Soma, ma la proposta venne bocciata con i voti del partito al governo, l’Akp. Il presidente Abdullah Gul ha invece chiesto al governatore della provincia di Manisa Abdurrahman Savas di mobilitare a pieno i soccorsi.

I sindacati accusano il governo di negligenza – Poteva essere evitata la tragica esplosione: ne è convinto l’ex presidente del sindacato dei minatori turchi, Maden-is, Cetin Uygur, che ha denunciato insufficienti misure di sicurezza e accusato di «negligenza» il governo di Ankara e le compagnie minerarie.

«L’incidente che abbiamo visto in questa miniera privata è un omicidio sul lavoro del più alto grado. È il più grave incidente sul lavoro della storia del Paese», ha aggiunto. Il presidente della Confederazione dei sindacati progressisti (Disk) Kani Beko ha denunciato la presenza di un ingente numero di lavoratori in subbapalto nella miniera. «Nella miniera ci sono lavoratori in subbapalto di secondo e terzo grado. Spero che il bilancio delle vittime non aumenti, ma non sono ottimista. Dopo l’esplosione dentro c’è stato un massacro», ha detto Beko.

Una strage annunciata? – La sicurezza nelle miniere di carbone turche è da tempo al centro di polemiche. Nel novembre scorso 300 minatori si erano rinchiusi in fondo alla miniera di Zanguldak, nella regione del Mar Nero, per protestare contro le insufficienti misure di sicurezza dell’impianto.

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