Gli studenti francesi in piazza contro l'espulsione di Leonarda
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Gli studenti francesi in piazza contro l'espulsione di Leonarda

Decine di licei in tutto il Paese, tra cui 14 solo a Parigi, sono stati teatro di manifestazioni e proteste contro il provvedimento del governo Hollande.

Gli studenti francesi in piazza contro l'espulsione di Leonarda
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17 Ottobre 2013 - 17.30


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Leonarda e Khatchik devono poter rientrare subito in Francia per finire i loro studi. La tenuta del governo socialista di Francois Hollande è messa a dura prova dalle vibranti proteste degli studenti indignati per l’espulsione di Leonarda Dibrani (15 anni) e Khatchik Kachatryan (19 anni). Decine di licei in tutto il Paese, tra cui 14 solo a Parigi, sono stati teatro di manifestazioni e in alcuni casi di veri e propri picchettaggi che hanno impedito lo svolgimento delle lezioni.

A far scoccare la scintilla è stata l’espulsione della ragazzina avvenuta il 9 ottobre davanti ai suoi compagni di classe. Leonarda è stata prelevata dalla polizia francese direttamente nel pullman mentre partecipava a una gita scolastica, per essere rispedita nel suo Paese di origine, il Kosovo, insieme alla famiglia. Khatchik Kachatryan, un 19enne del liceo parigino Camille-Jenatzy, è stato invece espulso e rimpatriato in Armenia sabato scorso dopo che aveva risieduto nel Paese dal 2011.

La famiglia Dibrani è entrata illegalmente nel territorio francese nel 2009. Alcuni mesi più tardi la loro richiesta di asilo politico è stata respinta come pure i ricorsi contro questa decisione. Secondo l’Ufficio immigrazione francese (Ofpra) i Dibrani non sono affatto perseguitati nel loro Paese. L’ordine di espulsione è stato emesso nel 2011 ed eseguito in queste settimane. Il primo ministro Jean-Marc Ayrault ha promesso di riesaminare la pratica e in caso di errori nella procedura, di prendere in considerazione la possibilità di annullare il procedimento.

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A peggiorare la situazione di Leonarda ed esasperare ulteriormente gli animi degli studenti contribuisce il fatto che suo padre Resat Dibrani, avrebbe avuto problemi con la giustizia francese perché “picchiava spesso la moglie e le figlie”. Lo ha riferito oggi, nel pieno della protesta, un portavoce del comitato di sostegno ai migranti in situazione irregolare di Pontarlier.

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