Mali, 15enne fustigata da salafiti: parlava con uomini per strada
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Mali, 15enne fustigata da salafiti: parlava con uomini per strada

A Timbuctu fustigata in pubblico una ragazza su ordine della polizia islamica. Nel Nord del Paese, controllato dai fondamentalisti, sempre più esecuzioni e lapidazioni.

Mali, 15enne fustigata da salafiti: parlava con uomini per strada
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17 Ottobre 2012 - 11.30


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Una ragazza di 15 anni è stata fustigata in pubblico a Timbuctu, nel nord del Mali, per essersi intrattenuta a parlare con alcuni uomini per strada. A dare la notizia è stato il sito di notizie locale Maliactu, secondo il quale questa “colpa” è costata all’adolescente una pena di 60 frustate comminata dalla polizia islamica instaurata dal gruppo estremista Ansar Eddine.

Dopo che i ribelli tuareg laici hanno dichiarato l’indipendenza della regione il 6 aprile scorso, il nord del Mali è finito nelle mani di una pletora di movimenti salafiti, tra cui Ansar Eddine, al-Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqmi) e il Movimento per l’unicità e il jihad in Africa occidentale (Mujao), che si sono spartiti il
controllo delle principali città e hanno iniziato ad applicare la loro versione fondamentalista della sharia.

Le notizie che trapelano dal nord relative a esecuzioni pubbliche, lapidazioni, fustigazioni, mani e piedi tagliati sono ormai all’ordine del giorno e quello della giovane 15enne è l’ennesimo caso. L’adolescente “era stata già messa in guardia cinque volte dalla polizia islamica, ma lei ha continuato a rivolgere la
parola agli uomini per strada”, hanno spiegato i miliziani di Ansar Eddine la mattina in cui e’ stata eseguita la sentenza in una piazza centrale di Timbuctu di fronte a una folla di persone.

Alla fine di settembre alcuni media avevano denunciato il fatto che le sedi della polizia islamica a Timbuctu erano piene di donne arrestate per non essersi adeguate alle nuove direttive sull’abbigliamento e per non aver rispettato il coprifuoco delle 23. Notizia che Ansar Eddine aveva smentito, affermando che il velo non era ancora obbligatorio e che nelle carceri della città non vi era
nessuna donna, ma che il gruppo si stava adoperando per creare un carcere femminile.

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