La popolazione di Timbuctù ha deciso di sfidare gli integralisti islamici di Ansar al-Dine, i “Difensori della fede”. La comunità locale ha infatti creato delle ronde per proteggere gli antichi mausolei della città del Mali, finiti nel mirino della furia iconoclasta dei qaedisti. L’ultimo sfregio è avvenuto ieri, quando gli integralisti hanno distrutto due tombe dell’antica moschea di Djingareyber, una delle tre più grandi della “perla del deserto”.
“Abbiamo costituito una brigata di vigilanza in modo che nessuno tocchi i mausolei di Araouane e Gasser-Cheick”, ha fatto sapere Ould Sidy, capo della squadra. “Siamo armati e siamo parecchi”, ha aggiunto. “Non permetteremo a gente che non sa nulla dell’Islam di venire a distruggere i nostri tesori. Io ho studiato in Mauritania e Arabia Saudita, nel Corano non si dice da nessuna parte di distruggere le tombe”.
I miliziani qaedisti che hanno occupato il nord del Mali hanno già divelto l’entrata di un’altra nota moschea di Timbuctù, quella di Sidi Yahya. Nei giorni precedenti si erano accaniti sul mausoleo di Cheick el-Kebir. Gli islamisti considerano proibita ogni forma di adorazione che metta accanto ad Allah altri santi, richiamandosi a una rigida applicazione delle legge coranica.
