Chiamare la Le Pen fascista è reato
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Chiamare la Le Pen fascista è reato

Paradosso in Francia: il leader della sinistra Melenchon indagato per ingiuria per aver apostrofato la leader del Fronte Nazionale.

Chiamare la Le Pen fascista è reato
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21 Giugno 2012 - 15.48


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Dare del fascita è reato, anche in Francia e anche se la destinataria è Marine Le Pen, nipote del fondatore e leader storico del Fronte nazionale.

Il leader di estrema sinistra francese Jean-Luc Melenchon è stato messo sotto inchiesta per ingiuria. Lo ha annunciato lo stesso Melenchon, che si è difeso sostenendo che non si tratterebbe di ingiuria, ma di ”caratterizzazione
politica”.

Il tre marzo 2011, l’ex candidato dell’estrema sinistra alle
presidenziali aveva commentato, a proposito di un sondaggio che
metteva la Le Pen in testa al primo turno: ”Perché volete che
il popolo francese sia l’unico a volere un fascista alla sua
guida?”. L’inchiesta porterà quasi sicuramente a un processo.

Indubbiamente è paradossale che dare del fascista a un fascista possa far scaturire una inchiesta penale. Ma a pensarci bene c’è del buono. Ossia che la parola fascista è una ingiuria. E quindi i nostalgici del fascismo si possono mettere l’anima in pace sul fatto che il loro credo politico sia stato un’ingiuria alla storia e all’umanità.

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