Turchia: almeno sessanta i giornalisti imprigionati
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Turchia: almeno sessanta i giornalisti imprigionati

L'International Press Institute denuncia la violazione della libertà di informazione.

Turchia: almeno sessanta i giornalisti imprigionati
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9 Settembre 2011 - 16.37


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L’International Press Institute (Ipi) ha condannato i recenti arresti compiuti dalla polizia di Istanbul negli uffici del quotidiano Aydinlik e dell’emittente televisiva Ulusal Kanal, in seguito a cui cinque giornalisti sono stati imprigionati. L’accusa è di essere implicati in Ergenekon, un’organizzazione nazionalista secolare impegnata, presumibilmente, a ordire un complotto per rovesciare il governo del primo ministro Tayyip Erdogan.

I cinque sono stati liberati poco dopo l’arresto, hanno riportato i media turchi, anche se immediatamente dopo una corte ha ordinato l’arresto di Turhan Özlü, redattore della stessa Tv Ulusal Kanal, e di tre membri del Partito dei Lavoratori Turchi. Secondo l’Ipi gli arresti costituiscono una “violazione della libertà di informazione”. L’organizzazione con sede a Vienna ha rivolto un appello alle autorità turche per l’immediata liberazione di Özlü. Secondo la Piattaforma “Freedom for Journalists”, che raccoglie diversi gruppi di media turchi, sarebbero almeno sessanta i giornalisti attualmente imprigionati per volontà del governo di Ankara. Una stima confermata anche dalla rappresentante per la libertà dei media dell’Osce, Dunja Mijatovic.

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